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DICEMBRE/GENNAIO 2019 / Mixer 127 fiancare al lavoro assiduo sugli altri vitigni caratteristici della DOC, come il Merlot, il Sauvignon e il Bianco del Bosco (blend di Trebbiano e Malvasia), con un’esten- sione vitata che ora raggiunge i 180 ettari, 18 cantine associate ed un volume di bottiglie che oltrepassa i 3 milioni, vendute soprattutto all’estero. AL PALATO Gli assaggi, come immaginavo, non tradiscono leatte- se. I vini delle Sabbie possiedono un naso e un palato non codificati, caratterizzati dalla leggerezza, grado alcolico non elevato, beverini eppure rotondi e molto piacevoli alla bocca, con una caratteristica chiusura su note di lampone. Abbiamo testato un Bradamante 2017 di Tenuta Garusola, un brut rosato ottenuto da uveFortanadal caratteristicocolor corallo, non filtrato, che si apre su un naso di rose, delicato ed invitante, con alla beva fragole, lamponi ed una chiusura dal piacevole retrogustodi sottobosco. Siamopoi passati ad un Micrologus 2017 di Corte Madonnina, merlot biologico dal classico naso salmastro, caratteristico dei vini delle sabbie, ottima trama tannica e bocca piena, ampia e verticale. A chiudere lo spumante rosé Rosa X Emy 2017 di Cantine Mattarelli: metodo char- mat da 100% uve Fortana dal bellissimo color cipria, perlage finissimo e persistente, naso traboccante di frutta a buccia verde e gelsomino, bocca ampia, voluttuosa e con chiusura boscosa. L’impressione fi- nale è che la tavolozza dei vini emiliano-romagnoli si sia arricchita di una sfumatura importan- te, decisamente da scoprire. O ri-scoprire.
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