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FEBBRAIO 2019 / Mixer 55 le calorie e la gradazione alcolica del drink, ma out of target ritengo sia meglio puntare sullo storytelling”, afferma Liuzzi . “I clienti vogliono provare qualcosa di nuovo, non solo a livello di gusto ma anche a livello emozionale: in questo senso è funzionale raccontare la storiachestadietroaldrink”, chiarisce.Attenzioneperò a non eccedere nelle informazioni: “I menu-romanzi distolgono l’attenzione dal focus, con la conseguenza di disorientare il clientechedopo la seconda pagina si stufa e si affida alla sua personale conoscenza”, evidenzia Camboni. Insomma, il menùdeveessere semplice, diviso inmodochiaroenontroppo lungo. E, ribadiamo, va raccontatoa voce. “Bisogna che il personale supporti ilmenu, fornendonelmomentodel servizio tutte le altre informazioni tecniche e storiche. Lo scopo è coinvolgere il cliente e studiare eventualmente cocktail su misura”, chiarisce Camboni. UNA DELLE SPECIAL LIST DEL MAG CAFÈ DI MILANO DI FLAVIO ANGIOLILLO, MARCO RUSSO & CO, CELEBRE PER LE DRINK LIST ORIGINALI, CREATIVE MA SEMPRE CHIARE E SEMPLICI LA CARTA DI VIVA MADRID È UN ESEMPIO DI SEMPLICITÀ PRATICITÀ E CREATIVITÀ Nella prossima puntata parleremo della forma estetica e dei costi della drink list.

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