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FEBBRAIO 2019 / Mixer 65 UP: WHISKY La tipologia del locale richiama all’e- poca proibizionista, per questo uno dei protagonisti indiscussi del nostro bancone è il whisky. STABILE: AMARI, BITTER E VERMOUTH che vanno a comporre la liquoristica italiana che valorizzano sempre l’of- ferta di un locale. DOWN: VODKA Uno dei prodotti che il mercato non richiedepiùè la vodka, distillatoneu- tro che non è contemplato nella no- stra epoca di ambientazione e tende quindi a non essere tra i privilegiati. UP & DOWN CLASSIFICA SPIRITS DI FRANCESCO TRIMIGNO F rancescoTrimignocominciaafamiliarizzareconspoon e shaker all’età di 13 anni, raggiunta la maggiore età si avvicina alla vera e propria ‘arte del bartending’ a cui dedicherà il restodella sua vita. Collezionanume- rose esperienze come bartender e bar manager, partendo dal sud Italia e risalendo lo stivale fino alla città di Bologna dove decide di aprire Emporio 1920. Il locale spicca nella movidabolognese, inpochimesi diventapuntodi riferimento per i cultori del piacere di bere bene. Bartender, cultore, owner e consulente per un’azienda specializzata nel settore beverage, Francesco è anche trainer qualificato PlanetOne, dedicando oggi gran parte del suo tempo alla formazione e all’insegnamento di quella che, oltre ad essere la sua pro- fessione, si rivela essere una grande passione. A un anno dall’apertura di Emporio 1920, entra a far parte dei 10 migliori cocktail bar di Bologna, a seguire nei 10 Bar Rivelazione dell’Anno e, pochi mesi dopo aver compiuto due anni, guadagna un titolo privilegiato rientrando nella Guida Gambero Rosso 2019. Emporio1920nasce come cocktail bar,ma cela al suo interno unveroepropriouniverso.Contestoswing,arredamentoretrò e bancone d’epoca sono una perfetta macchina del tempo con destinazione periodo proibizionismo, fermata: anni ’20. Acoronare il viaggiouna seriedi drink a tema accuratamente studiati dal team Emporio 1920 guidati da Francesco, bar- tender appassionato e coinvolgente. Qui il drink è anche spettacolo, grazie alla manualità del no- stroprotagonistache, attingendodaoltretrecentoetichette, prepara i suoi ‘signature’ con estro. La drink list varia ogni tre mesi al variare delle stagioni: si esplorano nuovi ingredienti e tecniche sperimentali fino a stravolgere sapori tradizionali e conquistare i palati più fini. La qualità della bottigliera e la stagionalità dei prodotti per- mettono di giocare con la fantasia e di assecondare i clienti quando desiderano un cocktail miscelato su misura in base ai loro gusti e alle loro esigenze. La tua passione per lo shaker è iniziato molto presto, raccontaci di te, da ragazzo del sud a bartender affermato… L’amore per lo shaker è sbocciato molto presto. Avevo 14 e vivevo in una piccola cittadina della Puglia, Manfredonia. Sono sempre stato un ragazzo curioso, socievole e, come direbbequalcuno, “un tiposveglio”.Avevocapitochequesto era un lavoro che mi permetteva di unire le mie predisposi- zioni all’indipendenza economica: in pratica mi guadagnavo i miei sfizi da adolescente, facendo semplicemente quello che più mi divertiva e appassionava. Così, pur continuando gli studi, lavoravo come barman, perché avevo capito che
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