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Secondapuntata 50 Mixer / MARZO 2019 MIXABILITY Inchiesta È TEMPO DI MENU DAL TAGLIO ORIGINALE, CREATIVI MA AL CONTEMPO CHIARI E FACILMENTE LEGGIBILI. ECCO I SUGGERIMENTI DA TENERE PRESENTE E GLI ERRORI DA EVITARE IN TEMA DI FORMATO, SUPPORTO ED ESTETICA di Nicole Cavazzuti Drink list, si cambia! N ellapuntataprecedenteabbiamoanaliz- zato le regole basiche per la costruzione di unmenu efficace. In sintesi: ogni carta va pensata in base al target del cocktail bar e coerentemente con le sue caratteristiche. Essenziale, poi, è che la drink list risponda a tre criteri: semplicità, chiarezza e sinteticità. “Il menu deve essere di facile lettura e succinto. I malloppi disorientano i clienti che finiscono con spazientirsi e ordinare un classico”, rimarca Edoardo Sandri barmandell’AtriumBar delFourSeasonsdiFirenze. In questa seconda puntata vi parleremo della forma estetica adeguata e dei costi. IMMAGINI Partiamodal discorso illustrazioni. Daun latoc’è chi punta tutto sul testo e non inserisce nessun tipo di disegnoo foto.Una strategiacoerentecon i locali di stampo classico, dai bar dei grandi hotel ai cocktail bar di lusso. Un caso su tutti: OtivmMilano , locale aperto di recente a Milano che ha scelto un menu IL MENU DELL'ATRIUM BAR DEL FOUR SEASONS DI FIRENZE SI PRESENTA ESTERNAMENTE COME UN LIBRO, E ALL'INTERNO I COCKTAIL SONO ILLUSTRATI CON I RITRATTI DEI PERSONAGGI PROTAGONISTI DELLE SFIDE

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