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MARZO 2019 / Mixer 51 ce, sono di ampio respiro, illustrano il bicchiere del cocktail e i 24 personaggi protagonisti delle dodici sfide”, racconta Edoardo Sandri. Chi opta per unmenù illustrato si trova di fronte a una scelta: disegni o foto? La maggior parte degli intervi- stati preferisce i disegni. E anche noi. Intanto perché la foto deve essere davvero bella, altrimenti non è d’appeal (e i bravi fotografi costano più dei giovani bravi disegnatori). E poi, perché la foto è vincolante. Prendiamo il Milord di Milano, dove il menù è un diario scritto a mano e ogni ricetta è corredata da una foto polaroid. È lo stesso proprietario, il barman Cristian Lodi , a osservare: “La foto ha un grande li- mite: deve rispecchiareesattamente lapresentazione del drink, perché il cliente può rimanere deluso nel ricevere un cocktail in un bicchiere diverso o con una distinta decorazione”. Di conseguenza, “se si sceglie di realizzare un menù con foto è inammissibile tro- tradizionale privo di immagini. Dall’altro verso, c’è chi dà spazio a disegni, foto, sago- me geometriche e quant’altro per creare cocktail list originali e artistiche. Scelta prediletta dai bar di ricerca o di tendenza che implica un alto rischio di compro- mettere semplicità e chiarezza a favore di un’estetica sorprendente. Detto questo, se si rimane con i piedi per terra è una strategia vincente. Qualche esempio virtuoso? Il MAG di Flavio Angiolillo, Marco Russo & Co , celebre per le drink list innovative e spesso inte- rattive (una su tutte: quella dedicata nel 2015 al Gioco dell’Oca) che a volte diventano veri e propri magazine da sfogliare e leggere. O il Surfer’s Den di Milano, che negli ultimi anni ha realizzato liste d’autore con disegni a colori firmati da Bianca Fiorentino, pensate per stupire e coinvolgere il cliente. Eancora: “Noi abbiamoappena lanciato lanuovadrink list, un vero libro con 12 drink ispirati al tema della sfida, presentati in un mix di parole e segni. Il testo è stringato: ci limitiamo a ricetta, volume alcolico e a due aggettivi di descrizione del drink. I disegni, inve- AL SURFER'S DEN LA COCKTAIL LIST DIVENTA GIOCO DA TAVOLO IL MENU DEL DRINC DI MILANO PRENDE SPUNTO DALLE FORME A VENTAGLIO DEI CAMPIONARI COLORI IL COCKTAIL MENU DEL BLIND PIG DI ROMA Foto: Alberto Terenghi
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