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66 Mixer / APRILE 2019 MIXABILITY Bartender li dedicati a una specifica tipologia di miscelazione (eventi tiki, old style…), fino a eventi più semplici o più complessi. Mi viene in mente ad esempio l’evento Jäger House a Napoli, una bella sfida dove mi sono trovato a gestire moltissime risorse tra bartender e ragazzi in sala. Dalla “formazione” a “formatore”. Il tuo è stato un percorso di vera crescita… Dopo la proposta di collaborazio- ne per il catering, è arrivata anche quella relativa all’area formazione, merito, credo, oltre che delle mie abilità professionali da bartender, anchedellamiapredisposizionealla comunicazione. Sonoda sempreun appassionato della PNL (Program- mazione Neuro Linguistica) e la co- municazioneèun fattoredanonsot- tovalutare anche in questo lavoro. Inizialmente mi dedicavo principal- mentealleattivitàdi formazioneper eventi dedicati e masterclass per aziende del settore beverage na- zionali e internazionali. Tra le espe- rienze che ricordo maggiormente quella di formazione Martini per la catena AdHoc per tutto il territo- rio campano. Sono arrivato poi alla formazione vera e propria, quella fatta in classe con i ragazzi e per la quale ho affrontato un percorso di formazione specificocon trainer co- me Mattia Corunto (master Trainer Planet One) eMaxMorandi (trainer Planet One Padova e Treviso). Da due anni ormai mi occupo di seguire i ragazzi nei corsi basic, advanced e mixology, e devo dire che le soddisfazioni non sono mancate: molti dei miei ragazzi hanno partecipato a competizioni come la Campari Barman Competition e laQuinta EssentiaeCompetition con ottimi risultati, portandoa casa anchedelle vittorie. Il lavoro fattocon questi bartender, durante questi due anni, è stato un tassello importante del mio percorso personale: più che partecipare in prima persona alle competizioni, trovo più stimolante e appagante lavorare con i ra- PINK AFFAIR 1+1/2 Oz Mixturae 1/2 Oz Sciroppo di viole 3/4 Oz succo di lime 5/6 more 1/2 Oz albume

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