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GIUGNO 2019 / Mixer 53 con diversi stili di miscelazione: cocktail di stampo classico, drink Tiki e signature originali” aggiunge Edoardo Nono, che ha appena lanciato sui Navigli il Rita’s Tiki Room . COME USARLO “In genere si utilizza a gocce, non solo perché ha una gradazione alcolica importante, ma anche per- ché l’aroma dalla forte personalità tende a coprire i profumi e i sapori degli altri prodotti”, spiega Matteo Ciammella, titolare di Atmosphere pub di Milano . Il suo suggerimento? Usarlo per caratterizzare una Vodka Sour, per esempio. Altre idee? “Miscelatelo con il vermouth, con cui ha in comune l’artemisia, o con distillati di corpo come brandy, bourbon, co- gnac e armagnac”, suggerisce Barberis. E ancora: “Io lo utilizzo nei drink in piccole dosi con il sake o per personalizzare un Old Fashioned o un Negroni”, racconta Simone Baggio titolare e barmanager di Alchimista Bistrot e Mescole di Castelfranco Veneto. (vedi articolo, ricette con l’assenzio) GLI ERRORI DA EVITARE Intanto, occhio a non esagerare nella quantità. “Per promuovere la filosofia del bere responsabile e ot- tenere un drink equilibrato l’assenzio va usato con parsimonia. Inoltre, scoraggio i colleghi a servirlo liscio ha permesso di spacciare per assen- zio anche prodotti industriali mediocri realizzati con coloranti e privi di erbe naturali”, precisa Fulvio Piccinino (ve- di box: Chi ha paura dell’assenzio?) . Infine, ulteriore freno alla diffusione dell’assenzio è la richiesta di drink low alcol che mal si sposa in teoria con un distillato noto per la sua elevata gra- dazione alcolica. Una credenza errata, se il cocktail viene solo aromatizzato con questo amaro. Ma ne parliamo dopo. In ogni caso “è apprezzato da una clientela consapevole, adulta e abituata al consumo di drink a tenore alcolico piuttosto alto”, sottolinea Lu- igi Barberis, bar manager di Identità Golose Milano. PERCHÉ USARLO E veniamo quindi ai motivi per utiliz- zarlo. Primo, “l’assenzio dona ai drink sentori erbacei unici nonché note fresche e balsami- che” spiega Capotosto. Sulla stessa linea Barberis: “Conferisce caratteristiche e aromi particolari dif- ficilmente ritrovabili in altri prodotti grazie al mix di artemisia, anice stellato, finocchietto selvatico, menta e isoppo”. Epoi, “è un ingrediente che si sposa SIMONE BAGGIO TITOLARE E BARMANAGER DI ALCHIMISTA BISTROT E MESCOLE DI CASTELFRANCO VENETO LUIGI BARBERIS, BAR MANAGER DI IDENTITÀ GOLOSE MILANO MATTEO CIAMMELLA, TITOLARE DI ATMOSPHERE PUB DI MILANO Foto: Nicolas Villagra Lopez

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