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LUGLIO/AGOSTO 2019 / Mixer III Inchiesta IL MIX CUCINA E COCKTAIL FUNZIONA. PIZZERIE, RISTORANTI, HAMBURGHERIE E PANINOTECHE OFFRONO UNA LISTA DRINK, E ANCHE I COCKTAIL BAR SEMPRE PIÙ SPESSO SI ATTREZZANO CON UNA PICCOLA CUCINA di Nicole Cavazzuti Provate a contaminarvi Foto: Nicolás Villagra Lopez L a seconda Golden Age del bere miscelato va cavalcata. Siamo lapatriadell’aperitivo:perché non introdurrequalchedrink?”, afferma lochef Daniel Canzian patron di Daniel aMilano , ri- storante inBrera. “Cucinaematerieprime italianesono famose in tutto ilmondo, unire foodedrinkèun’oppor- tunità da cogliere!”, gli fa eco Luca Simonetta , che nel suo My Lounge di Cesana Brianza dal 2014 propone cocktail e panini gourmet. Con ottimi risultati, peral- tro. “I panini fanno da traino al beverage e viceversa. L’iniziativa è stata un successo, sia in termini di fattura- to, sia in termini di soddisfazione dei clienti”, spiega. Sia chiaro: non è tanto il food pai- ring a sedurre i clienti e a trainare il business (gli ita- liani pasteggiano “ con vino o birra per lo più e non rappresenta nemmeno il 5%del fattu- rato), quanto la richiesta di cocktail prima e dopo cena (a seconda del tipo di locale). “ Sono sempre di più quelli che dopo il lavoro si fermano con gli amici per un drink e un paio di cup sushi, creazioni di matrice fusion-nippo- brasiliano presentate nei bicchieri del sakè introdotte in carta nel novembre 2018 per rinnovare l’offerta e avvicinare la clientela anche nella fascia pre-dinner. E molti dopo aver provato l’aperitivo tornano anche per cena” racconta Mario Chen, proprietario del ristorante nippo-brasiliano Berimbau diMilano. Semplicequindi?No. Qualità delle materieprimeaparte (imprescindibile, ovvio) servono armonia tra proposta food e drink, Foto: Nicole Cavazzuti MARIO CHEN LUCA SIMONETTA MIXABILITY
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