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Testimonedi territorialitàmiscelatanonpuòcheessereanche il caso di Idyllium , cocktail bar che ha ridato vita alle scuderie dello storico Palazzo Piccolomini a Pienza. Bledar Ndoci , bartender e fra i soci proprietari del locale, crede che questo trend possa essere la chiave per differenziarsi. “Ad Idyllium seguiamo sempre la stagionalità dei prodotti e utilizziamo solo erbe, fiori e radici del territorio cosicché il cliente possa scoprire ciò che rende unici questi luoghi”. In miscelazione ci finiscono cachi, mosto d’uva, artemisia della Val d’Orcia, borragine, pimpinella (un’erba aromatica tannica alla fine ma che ha anche note di melone e cetriolo) e ancora la nipitella che è un ottimo sostituto della menta e l’elicriso che è detto il curry della Val d’Orcia. Poter utilizzare e valorizzare questi prodotti è possibile grazie al supporto de La Buca Vecchia , azienda agricola attenta alla tradizione e all’approccio biologico. Per quanto riguarda i prodotti a basealcolica, Bledar e i suoi colleghi utilizzanoprincipalmente grappe e vini locali come ad esempio il Nobile. Ma un approccio così territoriale è più apprezzato dai turisti o dai locali? “Il turista è spinto dall’emozione, ve- de ciò che sta bevendo come un’esperienza unica in- sieme alla vista incantevole di cui gode dal nostro bar. Il cliente locale apprezza perché il toscano ci tiene alla sua terra ma per noi è un po’ più duro farlo spe- rimentare, bisogna superare la diffidenza iniziale”. Ricetta regionale L’obiettivo di Marco è di non snaturare le tradizioni ma di arricchirle con eleganza. La miscelazione regionale può essere realizzata non solo con gli ingredienti ma anche con l’ispirazione per i nomi dei coc- ktail: “Basta avere fantasia e conoscenza del territorio per presentare al pubblico la giusta associazione sul colore o il gusto e un aneddoto o un certo modo di dire”. BLEDAR NDOCI, BARTENDER E SOCIO PROPRIETARIO DI IDYLLIUM, PIENZA MAYDAY CLUB, FIRENZE Foto: Giuseppe Zanoni SI PLACET, SANGUINARIUM di Bledar Ndoci, Idyllium - Pienza Rivisitazione “papale” del Bloody Mary Ingredienti Vodka Ketel One Lime Pomodoro Timo Borragine Fragole Sale alla nipitella Pepe Preparazione Alla ricetta classica del Bloody Mary viene aggiunto l’estratto di un mix di borragine, timo, fragole e zucchero. Viene cotto sottovuoto a 50 °C per 4 ore così da togliere acidità e donare al drink aromi delicatamente erbacei. È servito con un fiore di nasturzio per aggiungere una nota piccante. LUGLIO/AGOSTO 2019 / Mixer XV

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