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LUGLIO/AGOSTO 2019 / Mixer XXI C he la grappa non sia solo un digestivo ma un distil- lato eclettico utilizzabile anche nella miscelazione non è una novità. Oggi però, per la prima volta, la ricerca dei barman è trainata dalle aziende che oltre a lanciare sul mercato etichette pensate per la mixa- bility, investono nella promozione di iniziative (un esempio su tutti, gli aperitivi con food pairing e cocktail alla grappa firmati da Distillerie Mazzetti) e concorsi dedicati (come la Gra’it Challenge USA organizzata da Bonollo). LE RAGIONI PER USARLA Anche se non è un prodotto semplice, crediamo valga co- munque lapenasperimentare lagrappanei cocktail. Imotivi? Almeno tre. Intanto oggi questo spirit vive un momento d’oro grazie agli investimenti delle aziende. E poi creare drink con la grappa significa valorizzare i prodotti del ter- ritorio. “Questo distillato ottenuto dalla vinaccia vanta una paternità tutta italiana. Eppure, nonostante sia un simbolo delle nostra tradizione, per decenni è stata relegato a mero digestivo”,osserva SamueleAmbrosipatrondelCloakroom di Treviso . Chepoi precisa: “Emblemadel nostroheritage, la grappa oggi merita di essere sdoganata nei cocktail. Tanto più che ormai, grazie alle nuove tecniche di lavorazione e di distillazione che ne stemperano gli aromi, è un prodotto più semplice da utilizzare nellamiscelazione”. Inoltre, è un ingre- diente divertente. “Eterogenea e versatile, è sorprendente e polivalente nei drink perché si presta a svariati usi. Uno su tutti? È indicata per i twist di un classico Stinger (ovvero, 5 cl di cognac e 2 cl di crema di menta) rivisitato con una grappa invecchiata in barrique abbinata a un liquore all’anice oppure a un rosolio” dice Claudio Carminati, barman del Winter Garden Ho- tel di Grassobbio (Bergamo), che alla Mixer Cocktail Challenge si è aggiudicato non solo la vittoria, ma pure il premio della critica attribu- ito dalla nostra rivista. Non meno rilevante è il fatto che “oggi è più facile fare apprezzare un cocktail con la grappa rispetto a una decina di anni fa. Merito della diffusione nellamiscelazione di prodotti com- plessi come tequila, mezcal e pisco che hanno abituato i palati a sapori decisi”,puntualizzaAmbrosi. Infine, i cocktail con la grappa rispondono al desideriodi novitàdellaclientela. BORBOTTO di Samuele Ambrosi patron del Cloakroom di Treviso Tecnica: Shake and Strain Ingredienti: 50 ml di Casta, grappa pensata per la miscelazione 30 ml spremuta di limone 20 ml sciroppo “fatto in casa” alla mela speziata Gocce maraschino Gocce Angostura Bitter Albume Decorazione: fettina di mela disidratata ed amarena SAMUELE AMBROSI PATRON DEL CLOAKROOM DI TREVISO

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