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SETTEMBRE 2019 / Mixer 21 Brand Manager Italian Sparkling Drinks – In aggiunta, per quel che ci riguarda, la figura dell’influencer non ha scopi commerciali ma è un supporto attraverso il quale veicoliamo con modernità il nostro marchio”. Mappature degli influencer che possano rispettare il brand, reciproca conoscenza e attività mirata, queste sono le basi dalle quali partire. “Per avere un lavoro di un certo tipo e poi avere un riscontro, servono almeno un paio d’anni – conclude Valeria Eccellente – Di sicuro è un impegno su più fronti ma, per raggiungere al meglio quanto prefissato, Sanpellegrino garantisce anche una specie di affiancamento ai drink influencer affinché possano scoprire e fare proprie tutte le pe- culiarità dei prodotti”. TRA CONSIGLI ED EMOZIONI Se fino a poco tempo fa i parametri di scelta erano dettati quasi esclusivamente dal numero dei follower, oggi leaziendecercanoaltri elementidavalutare, come la creatività applicata al prodotto, la bravura di saper trasmettere il valore storico di un marchio o di un pro- dotto, oltre all’abilità di saper interpretare la mixolgy in modo idoneo, rivolgendosi a un target sensato. “Sono un mediatore culturale, posizionata tra azien- da e bar e tra bar e cliente finale”. È quanto afferma Valentina Crucil , alias La Ragazza che Beve , drink influencer e attivissima sul suo blog www.laragazza- chebeve.it . “Mi piace poter aiutare e consigliare chi si approccia a questo mondo o chi ha necessità di qualche suggerimento per assaggiare il cocktail del momento”. Gli studi allo IULMe il Barmaster in Campari Academy sono stati i percorsi seguiti da La Ragazza che Beve affinché,munendosi di professionalitàpotesseapproc- ciarsi alla distillazione e ai cocktail, per poi mettere in campo le sue competenze universitarie costruendo questa nuova attività di business. “Bisognaammetterlo…nonèfacilefarcapireespiegare undrink–continua LaRagazzacheBeve –Primadi tutto subentra la soggettività del gusto; il passo successivo è dato dalla parte tecnica che cerco di rendere chiara anche a chi non è esperto ma, soprattutto, punto sulla sensazionedel cliente,ossiami concentrosull’esperien- za che può vivere trovandosi in un determinato locale e bevendo un determinato cocktail: deve sempre essere di qualità”. Tra le priorità di un locale c’è quella di fidelizzare una parte della clientela: ecco un altro obiettivo che il drink influencer può aiutare a far raggiungere, tutto ciò per un servizio sempre più consumer oriented ed efficiente. “La capacità comunicativa e le competen- ze in marketing, unite alla credibilità che la figura ha nel mercato – conclude la drink blogger – sono doti strategiche che bisogna possedere, così da utilizzarle per supportareun’azienda, per espandersi e fortificarsi sul mercato della distillazione e del beverage di largo consumo. È il modo migliore per creare il giu- sto legame anche con i bar e il cliente finale”. LA RAGAZZA CHE BEVE, BLOGGER E DRINK INFLUENCER WWW.LARAGAZZACHEBEVE.IT
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