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38 Mixer / SETTEMBRE 2019 PUBBLICO ESERCIZIO Colazionando dalla curcuma al frutto rosso ai semi di chia, proposti in pudding dolci) agli zuccheri (sostituiti da dolcificati rigo- rosamente naturali, come malto di riso, zucchero di cocco o di agave ecc). Mentre le marmellate si vogliono senza zucchero o con zuccheri della frutta. Meglio se biologiche. Ben accetti anche i probiotici (il banale yogurt in primis), che fanno tanto bene al microbioma intestinale. NUOVE TENDENZE PER LA MATTINA Vegano, biologico, integrale. Anche nei prodotti da forno si cerca di uscire dal seminato. Piacciono la quinoa, il farro, l’avena, magari uniti a superfood come sesamo, curcuma o cannella. Si aggiungono verdure, nuovo trend della pa- sticceria, o frutta: carote, mela, melograno, mirtilli, ribes o agrumi. Ma anche mora o sambuco. Il farro e il grano monococco sono più sani, la farina migliore è macinata a pietra. Quanto ai succhi, si prediligono ormai le estrazioni lente, da preferire ai centrifugati perché preserverebbero le proprietà nutritive del vegetale fresco. Ed è ormai im- prescindibile una alternativa vegetale al latte vaccino, per cappuccini o caffè macchiati. Tra i trend più recenti in arrivo dall’America ci sono i dolci alla tahine e il latte di avena, le acque aromatizzate alla frutta e alla verdura (per dire, alla barbabietola biologica) e i pro- biotici di vari tipi. Un’altra tendenza che accomuna i Millennials, sempre più ancheacolazione, èpoi il consumodaasporto.Una fasciache si potrebbepensaredi offrireo incrementare. Attrezzandosi con contenitori da asporto rigorosamente biodegradabili, riciclati o riutilizzabili. Perché tutta la proposta deve essere se non uniforme, quanto meno non in contraddizione con se stessa. A pena di perdere incredibilità. @spirendeveganer @betterwithplants @theplantfriend #VEGANBREAKFAST Un locale da seguire per la colazione: L’Orto Cafè, Torino Il locale emblematico dell’onda verde non poteva essere che a Torino, la città italiana che ha probabilmente più locali con cucina vegetariana e vegana. Promossa fin dalla sua elezione dalla sindaca Appendino, che ha allargato il discorso inserendo opzioni vegetariane nella mensa scolastiche e togliendo le famigerate “merendine” dai distributori. Ma la scena, in realtà, c’era già. L’ Orto Café è stato aperto due anni e mezzo fa in via San Dalmazzo, 14 dal proprietario del ristorante vegano e crudista Orto già Salsamentario, lo chef Eduardo Ferrante, ex informatico e vegano da vent’anni che ha deciso di rivolgersi a una cucina amica del Pianeta e della salute. L’Orto Café propone una colazione dove tutto è fatto in casa, senza zuccheri raffinati, “prodotti buoni ma diversi rispetto al gusto a cui siamo abituati”. Il croissant, vegano, è farcito con marmellate senza zuccheri, crema pasticcera vegana alla curcuma o cioccolato senza latte e zucchero. Il cliente tipo? “Non è vegano, si sta affacciando a questo mondo ma soprattutto cerca di alimentarsi in modo più sano, a colazione ci sono nettamente più donne”. Come comunichi la tua colazione vegana? “Mi faccio conoscere tramite i social, il passa parola e punto molto sull’accoglienza e la comunicazione visiva. Volutamente non ho scritto “vegano” nel nome, per non spaventare il cliente di passaggio al quale propongo di assaggiare. Dopo aver provato, poi, ne esce entusiasta”. La mia colazione ideale è: un bicchiere di estratto, un croissant vegano farcito e un caffè del commercio equosolidale.

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