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50 Mixer / SETTEMBRE 2019 RISTORAZIONE Cucina estera come il Presunto, facile capiredi cosa stiamoparlando, che ricorda molto il Jamón dei vicini spagnoli, ma che spesso si affumica, il Chouriço (salame) o l’ Alheira, un tipo di salsiccia generalmente priva di carne di maiale, avvolta nella sua pelle naturale , utilizzata in passato dagli ebrei come trucco per ingannare l’inquisizione portoghese. Inquesti allevamenti inoltre si producono anche tanti formaggi, con ben 12 Quijoo Dop, dall’A- zetãoaquellodiNisa,daquellodellaSerraal SãoJorge. Salumi e formaggi da gustare con l’ottimo pane por- toghese, il pão, di grano e di maiz. Tra le tipologie più conosciute la Broa de Avintes, la Fogaça, vi ricorda qualcosa?, o il pane ripieno di diversi ingredienti dal chouriço , allacarne tritaoallesardine (ancora!), oppure scaldato su una pietra di basalto con sopra dell’aglio e prezzemolo. DOLCI E CAFFÈ (O CHÁ) Infine come un buon pasto che si ri- spetti, permolti ma nonper tutti…, arrivano i dolci, e il caffè, cheper il Portogallosonoentrambiunaisti- tuzione. Partiamo dal super clas- sico dei Pastel de Belém, tortine alla crema, inventate e vendute vicino al Mosteiro dos Jerónimos e alla torre di Belém a Lisbona, la TortadeAzeitão, undolcespugnoso arrotolatoe ricopertodi tuorlod’uovo, gli Ovos moles de Aveiro, dei wafer sottili e a forma di conchiglia ripieni di una crema di tuorlo d’uovo dolce o le Queijadas de Sintra, tortine ripiene di formaggio fresco. E alla fine c’è bisogno proprio di un ottimo caffè, e quello portoghese lo è per davvero, o un tè (chá), di cui questo paese ha una lunga tradizione. Proprio grazie ai suoi viaggi nel lontano Oriente sotto Enrico il navigatore… visita alle cantine di Porto, da Sandeman a Ferreira, da Offley a Calem, sul fiume Douro a Vila Nova da Gaia, e sulle tipiche barche a vela da trasporto restaurate che dall’800 esportavano questo vino a Londra e da qui veniva venduto in tutto il mondo. Insieme ad altri due vini liquorosi lusitani, il Madeira, vino proveniente dall’omonima isola atlantica, famosa anche per aver dato i natali a Cristiano Ronaldo, o il Moscatel di Sétu- bal. Ma la cultura vinicola arrivata sin qui dai romani non si ferma solo ai vini da dessert; interessanti sono anchequalche vino rosso, come i tanti vini del Douro e, soprattutto, il Dão, e i vini bianchi del Nord del paese, spesso serviti molto freddi, e perfetti con i piatti di pesce e i crostacei. Come il Vinho verde, anche rosso o rosé, che vuol dire vino giovane, originario della re- gione settentrionale del Minho. Vini portoghesi che, Porto a parte, arrivarono anche da noi negli anni ’80 soprattutto i rosé targati Mateus o Lancers, con le loro bottiglie scenografiche. Forsenon lemigliori etichette esistentima chehanno ilmeritodi aver fattoconoscere al mondo questi tipici vini beverini portoghesi. Ma le fertili campagne portoghesi hanno dato vita anche ad allevamenti dove si ottiene dell’ottima carne dimanzo, con la tradizionalebisteccachesi cucinaperò con pasta d’aglio, il coniglio, consumato anche qui alla “cacciatora” (Conelho a la cazadora) o il maiale, nella ricetta di provenienza spagnolaMatança do porco (da matanza, uccisione), dove si mata un maiale e si cuoce tutto intero, o la Chanfana, con la quale si cuoce un capretto nel vino. Carni usate anche per fare i salumi Foto: Alma Mollemans - Pestana Palace Hotel
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