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76 Mixer / OTTOBRE 2019 RISTORAZIONE Italian Chef re, per proporre la bontà con un tocco di estro in più, non cedere al carpaccio di gamberi rossi del Salento, polpo con spuma di patate e guanciale croccante? Ciò che non manca mai è quel profumo mediterraneo che ogni cuoco porta con sé, dalla propria regione d’origine, dal proprio paese, riadattandolo e rendendolo unico e personale con l’esperienza e la capacità di osservare ciò che affascina la clientela. “Ci sono differenze tra la cucina italiana e quella americana, è palese – continua lo chef Pendinelli – noi abbiamo una storia millenaria fatta di tanti prodotti, la cucina stelle e strisce è unmix di influenze e usanze di tanti popoli, anche diversi tra loro. In sintesi direi che si tratta di identità da un lato e contaminazioni dall’altro: basti pensare alla pizza all’ananas… beh, in Italia sarebbe improponibile”. LochefAlessandroamasperimentare, capireegustare tutti gli spunti culinari che si possono trovare in un grande Paese e in una grande metropoli come New York ma, nonostante la voglia di scoprire i sapori dei tanti popoli, non dimenticamai i prodotti pugliesi: “La burrata, quella di Noci e Andria è una prelibatezza che vorrei sempre con me. La metto spesso nei miei menù perchéè simbolodellamia terra, nonostantenon sia facile averla – conclude lo chef – L’ado- pero come antipasto, mantecata nei primi come nel risotto con broccoli e rapeonei bigoli allaNormadove la sostituisco alla ricotta salata. Potete immaginare l’espres- sione di chi assaggia queste meraviglie qui… nel Pa- ese che tutti sognano”. così. Io voglio essere me stesso in ogni ricetta e in una cucina importante come quella d’Ambasciata ne riscontro il successo e il consenso”. SAPORE PUGLIESE IN AMERICA E se in Portogallo l’Italia parla attraverso la “giovane” cucinadellochefMinosse, oltreoceano, precisamente nellaGrandeMela, la tavolaha i sapori dellaPuglia, con la prestigiosa firma dello chef AlessandroPendinelli , Presidente Fic Usa New York District. “Ho portato negli Usa i profumi e la passione di una terra carica di prodotti e alimenti incredibili – dichiara Alessandro – Nella valigia ho messo anche i prodotti simbolo della mia regione che all’estero sono poco conosciuti o del tutto ignoti. La cucina è anche questa: mostrare la varietà italiana in posti lontani e… da mia mamma, in famiglia, ho scoperto sin da bambino, quanto fosse bello preparare piatti e assaggiare quanto cucinato”. Come può la luccicante New York restare indifferen- te a spaghetti con vongole, bottarga e crudo di zucchi- ne, oppure non estasiarsi con la parmigiana di me- lanzane, lepolpette della nonna oppu- Foto: Jean Rodriguez LO CHEF ALESSANDRO PENDINELLI IN CUCINA E (SOTTO) UNO DEI SUOI PIATTI MEDITERRANEI Nemmeno la luccicante New York può resistere ai sapori del Mediterraneo

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