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schiuma del cappuccino. Per non parlare di Stefano Fortunato , flair bartender di fama internazionale che negli ultimi anni ha cominciato a dedicarsi alla formazione dei barman di domani. E non in un posto qualunque, ma nella più importante scuola al mondo, la European Bartender School. Due maestri della creatività, ma soprat- tutto due professionisti in possesso di conoscenze specifiche indispensabili per soddisfare clienti sempre più esigenti. Clienti chevoglionoprodotti di qualitàeche negli ultimi anni hanno sviluppato un’atten- zione particolare anche per la sostenibilità ambientale e la qualità dei prodotti. Si spiega così la scelta di Fipe di raccogliere all’interno del suo stand una serie di brand e di aziende che pro- prio della qualità e del rispetto per l’ambiente hanno fatto una loro bandiera. Ed ecco allora l’attenzione spasmodica per il vero caffè espresso, garantito e promosso dal Consorzio che negli ultimi mesi ha avviato il percorso per ri- conoscere la bevanda tradizionale come patrimonio immateriale dell’umanità presso l’Unesco. Ma ecco anche le degustazioni di prodotti all’insegna della salubrità e della riduzione degli sprechi: dalle ver- dure prodotte da Orogel, ideali per accompagnare un buon drink all’aperitivo, alle spremute d’aran- cia di OranFresh, fatte anche con la buccia. Il tut- to, rigorosamente servito su stoviglie e bicchieri compostabili, messi a disposizione da EcoZema. Uno stand, insomma, da cui è partito forte un messaggio molto chiaro: i locali sono pronti ad accogliere le sfide del futuro, trasformandosi ed evolvendosi per venire incontro alle esigenze sempre crescenti dei clienti. E lo stanno fa- cendo puntando in particolare su un fattore, quello umano. I ritmi sempre più veloci del lavoro e i bisogni sempre più articolati richiedonoprofessionalità, capa- citàedeterminazione. Ingredienti indispensabili per chi si affaccia al mondo dei locali. Perché una cosa è certa: non c’è spazio per l’improvvisazione. NOVEMBRE 2019 / Mixer 33

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