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50 Mixer / NOVEMBRE 2019 DOSSIER GRAPPA Distillati I l settore distillatorio ha consolidato la sua presenza sul mercato italianomostrando lasuaunicitàancheall’estero. Pur puntando come sempre sulla qualità delle materie prime e sulla tradizione, le innovazioni di prodotto e le nuove tecnologie stanno rivestendo un ruolo sempre più importante e significativo nello scenario della distillazione. Questo il quadro illustrato loscorsogiugno inoccasionedella 73esima Assemblea Generale di AssoDistil, l’Associazione Nazionale Industriali Distillatori di Alcoli ed Acquaviti. Durante l’incontro sono stati illustrati i dati della ricerca “Os- servatorio congiunturale sull’industria dei distillati” – a cura di Format Research – che hanno mostrato un comparto che, nonostanteun lievecalodei ricavi, vedeunmercatodomestico consolidato e una crescita dell’export nei territori europei ed extra europei, soprattutto sulle tavole di Nord America ed Estremo Oriente. Uno scenario che tiene conto di una ‘geografia’ delle distillerie che vede le più importanti collo- cate per lo più nel centro-nord. L’80% di esse non supera i 9 addetti: si tratta per lo più di micro imprese, che producono eccellenze spesso conosciute solo sul territorio nazionale o regionale. Tutto il comparto fattura complessivamente circa 300milioni l’annoconunaproduzionesostanzialmentestabile: vengono prodotti ogni anno tra gli 80 e i 90mila ettanidri (un ettanidro corrisponde a cento litri di alcol), ovvero circa 200mila ettolitri di distillati. Insomma, un comparto che rappresenta un fiore all’occhiello per il made in Italy, un prodotto esclusivamente tricolore, vanto ed eccellenza della nostra Penisola. Ne parliamo con due delle figure cardine di AssoDistil, il Presidente Antonio Emaldi e il Direttore Sandro Cobror , reduci dal recenteconvegno“Grappa, il futurocheci aspetta”, organizzato loscorsoottobre inoccasionedei festeggiamen- ti per i 70 anni della Distilleria Marzadro: un confronto tra produttori e categorie per riflettere sul futuro del settore e sui nuovi business. Servegioco QUALITÀ DELLEMATERIE PRIME, INNOVAZIONE E COESIONE SONO I TRE GRANDI ASSET SU CUI COSTRUIRE IL FUTURO DELLA GRAPPA. CONUNOCCHIO SEMPRE PIÙ ATTENTOALLE QUESTIONI AMBIENTALI mar12 set12 mar13 set13 mar14 set14 mar15 set15 mar16 set16 mar17 set17 mar18 set18 mar19 In altri Paesi UE In altri Paesi Extra UE 20, 5 16, 2 19, 0 14, 3 11, 5 3, 2 Serie storica – Export mercati UE ed EXTRA UE C RESCITA MERCATI DI DESTINAZIONE A CAVALLO TRA IL 2018 E IL 2019 SI È REGISTRATO UN INCREMENTO DELL’ATTIVITÀ DI EXPORT: +1,5 PUNTI VERSO I PAESI EUROPEI, +1,9 PUNTI VERSO I PAESI EXTRA EUROPEI. Partiamo dal tema centrale del Convegno organizzato dalla Distilleria Marzadro: quale futuro per la grappa? Il futuro della grappa, il distillato italiano per eccellenza, ti- tolare di Indicazione Geografica riconosciuta dal Reg. (UE) n. 2019/787, si gioca sulla capacità di innovarsi intercettando le nuove tendenze di consumo ma soprattutto orientandosi all’export. Questi obiettivi vanno perseguiti rispettando la tradizione lunga due secoli che è fatta dell’impegno e della passione di generazioni di grappaioli, che ottengono pro- dotti di sempre migliore qualità e diversificati: dalle grappe “giovani” aromatiche a quelle “riserva” ottenute da pregiati monovitigni. Grazie a questa miscela di nuovo e di antico, e alla capacità delle nuove generazioni di guardare ai mercati internazionali, il futurodellagrappasi preannunciaall’insegna dell’ottimismo seppure nella consapevolezza che la compe- tizione globale e le dimensioni dei competitor rendono la sfida molto impegnativa. di squadra di Maria Elena Dipace Fonte: Format Research

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