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NOVEMBRE 2019 / Mixer 51 drasticamente (oltre il 70%) le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra edei cambiamenti climatici in atto: il bioeta- nolo, chepuòessereutilizzatogiàoggi senzaalcunanecessità di creare nuove infrastrutture. Nonostante la sua fama mon- diale e la necessità – e urgenza – di abbattere le emissioni nocive delle nostre auto, il bioetanolo non è ancora diffuso nel nostro Paese. È per questo che AssoDistil organizza – il 12 novembre prossimo a Roma – un evento divulgativo e di riflessione sulle prospettive del bioetanolo in Italia, evento per il quale abbiamo già registrato grande interesse da parte delle nostre Istituzioni. C’è poi la necessità di fare squadra: distillerie, quasi tutte a gestione familiare, che non hanno le dimensioni per affrontare l’export, che sembra essere uno degli sbocchi più importanti in questo momento per il comparto… Proprio così. Oltre l’80% delle aziende del comparto sono microimprese, fino a 9 dipendenti, perché imprese familiari che da sempre hanno privilegiato la qualità alla quantità, lavorandoquindi inmanieraancoraartigia- nale. Tuttavia, la necessaria esposizione ai mercati internazionali, forza le aziende a fare squadra e a promuovere assieme lagrappa prima ancora che le singole imprese. Non vi sonoalternative: il mercato nazionale è sostanzialmente stabile da alcuni anni, così come lo sono i mercati esteri tradizionalmente ricettivi per il nostro distillato, come Germania e Svizzera, mentre si registrano interessanti sviluppi nel mercato dell’est Europa ma anche negli Stati Uniti e in Cina. Questi ultimi in particolare, a causa di una concorrenza fortissima da parte di prodotti magari di minore qualità ma certamente forti della Il Convegno, alla sua prima edizione, ha posto l’accento, tra gli altri, su due aspetti fondamentali per il comparto delle distillerie italiane: l’economia circolare e la necessità di “fare squadra” per affrontare l’export. Partiamo dal concetto di economia circolare… Il comparto distillatorio ha da sempre valorizzato al mas- simo la materia prima a disposizione: dalle vinacce non si ottengono solo nobili distillati, ma anche molti altri prodotti come, ad esempio, additivi alimentari e coloranti naturali, ma anche olio e proantocianidine dai vinaccioli dalle notevoli proprietà nutraceutiche e cosmetiche, e – inoltre – alcole per usi industriali. Infine bioenergia, biogas ed energia elettrica “verde”. Tutto ciò che residua da tali processi viene restituito all’agricoltura sotto forma di ammendanti e fertilizzanti, chiu- dendo il cerchio e dando vita a quella che oggi chiamiamo “economia circolare”, e cioè una economia a bassissimo im- patto ambientale e – quasi – zero rifiuti. In questo contesto, il comparto distillatorio produce anche il biocarburante so- stenibile più utilizzato al mondo nei trasporti per abbattere ESTREMO ORIENTE 49 ,0 SUD AMERICA 17 ,0 AFRICA 6 ,0 MEDIO ORIENTE 29 ,3 EST EUROPA NON UE 54 ,4 NORD AMERICA 59 ,0 ESTREMO ORIENTE 49 ,0 SUD AMERICA 17 ,0 AFRICA 6 ,0 MEDIO ORIENTE 29 ,3 EST EUROPA NON UE 54 ,4 NORD AMERICA 59 ,0 …fiere svolte in ITALIA Hanno partecipato: 34 ,0 % (+1,0 rispetto a sett. 2018) L’IMPRESA HA PARTECIPATO COME ESPOSITORE A FIERE INTERNAZIONALI NEL CORSO DELL’ULTIMO ANNO? …fiere svolte all’ ESTERO Hanno partecipato: 37 ,0 % (+0,4 rispetto a sett. 2018) QUALI SONO NELLO SPECIFICO I MERCATI DI SBOCCO EXTRA UE DELL’AZIENDA? I mercati di sbocco presso i quali si registra un aumento sono il Nord America, l’Est Europa (non UE) e l’estremo oriente Fonte: Format Research Fonte: Format Research
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