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54 Mixer / NOVEMBRE 2019 DOSSIER GRAPPA Mixability N onostante il crescente impegno delle aziende per sdoganarla nellamixology, tra grappa e drink il matri- monio resta complesso. E per diverse ragioni. Intanto è un prodotto poco conosciuto non solo tra i clienti under 50, ma anche tra gli stessi barman. Secondo, non è facile da calibrare in modo armonioso per via di sapore e gradazio- ne (minimo 37,5, massimo 60 gradi) importanti. Terzo, in Italia nell’immaginario collettivo il distillato di vinaccia è associato ancora all’ammazza caffè, in altre parole non è cool tra i giova- ni. Risultato? “I drink a base grappa sono difficili da vendere in assenza di una seria conoscenza del prodotto e di una grande capacità di coinvolgere il cliente raccontando la storia del di- stillato e del drink”, spiega Mirko Gervasi barman proprietario del Noname di Cosenza, che propone in carta un sour a base grappa (il Mi Mi, di cui vi riportiamo la ricetta). Detto questo vale la pena comunque investire tempo e risorse nella ricerca di cocktail con grappa. E non solo perché il clien- te è assetato di novità ma anche perché questo distillato rap- presenta l’Italia in tutto il mondo. Quindi, sperimentate. Senza improvvisare. Grappa e cocktail, COME USARE AL MEGLIO LA GRAPPA NEL BERE MISCELATO? COME AVVICINARE I CLIENTI? NE ABBIAMO PARLATO CON SIMONE CAPORALE , UNO DEI BARMAN PIÙ CELEBRI E APPREZZATI AL MONDO (EX BAR MANAGER DELL’ARTESIAN DI LONDRA, OGGI CONSULENTE PER AZIENDE E LOCALI), CON STEFANO ARMIENTO BARMAN TITOLARE DEL KIOSKOSTISS SUL LAGO DI VIVERONE E CO-OWNER DI DOMUS GRAPPA INSIEME A MASSIMILIANO FAVARETTO E CON CARMINE ANGELONE , BARMAN E PROPRIETARIO DE LA FESSERIA DI NAPOLI relazione difficile ma ricca di opportunità di Nicole Cavazzuti Foto: Nicole Cavazzuti SIMONE CAPORALE
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