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NOVEMBRE 2019 / Mixer 73 parlato, niente violenza riportiamo tutto a un livello umano. La dinamica secondo la quale la miglior difesa è l’attacco provoca solo un’escalation che non si ferma mai. Data la situazione del Paese hai mai pensato di vendere la tua azienda? Mai, per nessun motivo. Avere un’azienda in Venezuela, un brand come Santa Teresa, è uno strumento potentissimo per educare,uninvestimento.Dellavitanonèimportanteildenaro ma quello che puoi fare con essa. Siamo la più antica azienda ancora in attività del Paese, è un brand che puoi vendere ovunque nel mondo [in 70 Paesi, ndr ] e la gente guardando- lo può dire: posso farlo anch’io. C’è l’elemento di orgoglio nel prodotto e il fatto che sia un premium realizzato in un Paese del terzo mondo, è come una luce nell’oscurità, uno strumento potente. Non c’è valore per questo. Hai rischiato la vita e l’azienda scommettendo sulla capacità di persone disperate di redimersi, se si fosse data loro una possibilità. Come hai fatto? Se prendi forti rischi devi avere grandi speranze e grandi aspettative, oppure la volta dopo non crederai più perché il rischio è troppo alto. È quello che facciamo ogni volta che un ragazzo sbaglia, continuiamo a credere in lui. Hai parlato e giocato a rugby con carcerati e gangster dando loro fiducia e speranza. Ma funziona sempre? A volte magari non funziona ma funzionerà la volta dopo con qualcun altro. C’è così tanta richiesta che devi essere paziente, pensare nel lungo termine. Forse non sistemerai il Paese in un giorno ma puoi sistemare delle piccole cose ogni giorno. Cominciando dalla tua città. È incredibile cosa sta succedendo nelle prigioni, il concetto di credere nelle personesi staallargando, noncrederesti quantestorieci sono. Com’è la situazione in Venezuela? Interessante. Lo dico sul serio perché l’economia è terribile, abbiamo san- zioni dagli Stati Uniti, non stiamo producendo, dipendiamo in tutto dalle importazioni, non abbia- mo cibo e c’è una infla- zione immensa. C’è una grandissima corruzione e politiche di divisione, non abbiamo benzina anche se siamo tra i maggiori produttori di petrolio. Tutti pensavano che il governo Maduro sarebbe stato abbattuto (da Juan Guaidó, ndr ) ma se lo fosse stato in quel modo avremmo avuto una guerra civile o un tentativo di tornare al potere. Ora credo che abbiamo una grande opportunità storica, tutte le parti hanno sofferto ma c’è l’op- portunità di rifondare il Paese. È come con le gang... Quando tutti si odiano ci vuole una visione, valori forti. Ora è molto comune criticare chiunque perché nessuno costru- isce i valori del Paese, sono necessarie regole semplici che tutti possono ricordare per vivere insieme e una democrazia dell’alternanza. Hai mai paura? E di cosa? Capita a volte quando hai informazioni negative. Un uomo voleva uccidere un nostromanager ma gli abbiamo Un rum premium con il passato dentro Nel 1796 Gustavo Julio Vollmer Ribas, figlio di un tedesco emigrato da Amburgo e marito della sorella di Simon Bolivar, acquista una piccola fabbrica artigianale di rum, nel 1909 gli eredi registrano il nome Santa Teresa : è la prima marca del Paese. Per commemorare i 200 anni di attività è stato creato Santa Teresa 1796, il primo rum Super Premium della casa, interamente prodotto con il metodo tradizionale riservato fino ad allora alla produzione di brandy e sherry. È un rum intenso ed elegante con miscele invecchiate fino a 35 anni in botti di quercia americana e francese del Limousin precedentemente utilizzate per il bourbon whiskey. È realizzato con il metodo Solera a cascata, che assicura che in ogni bottiglia sia presente una parte proveniente dal primo barile del 1796. La botte originale non viene mai svuotata ma ricolmata con un rum leggermente più giovane. Il risultato è un rum secco, morbido e bilanciato dall’aroma fruttato con note di legno, cioccolato amaro, miele, prugna, noci, cannella, vaniglia, tabacco, cuoio e un tocco di pepe. ALBERTO VOLLMER
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