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86 Mixer / NOVEMBRE 2019 DOSSIER BOLLICINE &... Vino ciacorta attraverso la Camera della moda per le Milano Week e poi portiamo in Cina i nostri corsi”. Da non perdere l’annuale kermesse “ Vinoè ” organizzata da FISAR che dal 16-17 Maggio 2020 si svolgerà a Bologna all’interno di Fico Eatalyworld . CARTA D’IDENTITÀ INTERNAZIONALE È bene riconoscere che tra i requisiti professionali utili a un sommelier per accreditarsi presso strutture di ristorazione estera, l’attestato WSET (Wine&Spirits Education) è il più richiesto. Succede per esempio in catene quali Marriot, Hilton per citarne alcune. A sottolinearlo è il Direttore di Accademia del Vino con sede a Milano , Flavio Grassi , aggiungendo che: “WSET non è l’emanazione didattica di un’associazione, ma una certificazione a tutti gli effetti che si rivolge a persone che hanno già affrontato un livello for- mativo in campo enologico”. Il livello 1 è un corso introduttivo di una giornata (esame con 30 domande scritte) nel quale si impara la cultura generale del vino (vini principali creati con uve principali). Il livello 2, in inglese e in italiano, è dedicato alle zone dei vini, è molto piùarticolatoesi con- clude in tre giornate, mapresuppone30di ore di studio teorico sui libri prima del cor- so, per rispondere a un esame di una cin- quantinadidomande scritte. “Laprincipale funzio- ne di un sommelier – dice Grasso – è la descrizione del vino, dunque il suo raccon- to deve essere privo elementi di soggetti- vità. Ecco perché la nostra didattica mira all’apprendimento di una terminologia prestabilita e standardizzata, quindi con- venzionale. I descrittori fantasiosi sono sconsigliati e in sintesi si cerca comunanza nell’esperienza con l’obbiettivo di dare ai vini un profilo conciso e sensato. In tutti i corsi, il metodo di assaggio è sempre più complesso col salire dei livelli in quanto si aggiungono descrittori sempre più specifici”. Nel diplomaWSET l’aspetto commerciale è spiccato. Tanto è che al livello 3 i frequentanti sono per l’80% professioni- sti, mentre la percentuale ammonta al 50% al livello 2 (18 ore aula). Ci si può iscrivere al livello 3 anche senza aver frequentato il livello 2. Comunque la selezione è molto accurata con un tasso di bocciature che può arrivare an- che al 50%. Il livello 4 denominato Master of Wine è di livello universi- tario (“diploma” di 6 esami e 600 ore di studio individuale). Soltanto una cerchia ristretta di professionisti lo ha conse- guito: “In Italia – dice Grassi – non esiste alcuno che abbia mai raggiunto questo livello il cui ingresso tra l’altro è sot- toposto a un’ammissione “per autorevolezza” da parte del Consiglio WSET”. Quest’anno WSET festeggia il 50enario. Fino al 1984 si trattava di una certificazione ad appannaggio dei soli pro- fessionisti e degli appartenenti a imprese commerciali. Poi l’accesso è stato aperto a tutto in tutto il mondo. Oggi certificatori WSET sono presenti in 75 Paesi con un monte iscritti complessivo di 108.577 persone nel mondo (+15% nel 2019). Milano (Accademia del Vino dal 2012), Roma, Verona, Genova e occasionalmente la Puglia ospitano le sedi italian WSET, ognuna delle quali si finanzia con i proventi che derivano esclusivamente dai corsi. ACCADEMIA DEL VINO, MILANO FLAVIO GRASSI
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