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vs. +55,9%) e Roma (+54,6% vs. +45%) mentre al sud Napoli(+53,9%vs.+68,6%) eLecce(+15,8%vs.+92,4%). I bar, così come li abbiamosempreconosciuti, resistono nei centri storici delle città del sud e calano sensibil- mente in quelli delle città del nord in particolare se di grandi dimensioni. In conclusione è possibile affermare che il pubblico esercizio deve fare i conti con una concorrenza ormai fuori controllo. Crescono soprattutto le attività senza servizio ed il fenomeno è particolarmente intenso nei centri storici delle città più grandi. Le cause sono da ricercarsi soprattutto nel mutato equilibrio tra costi ed opportunità nel fare impresa in questo settore. I costi di locazione sono diventati MACRO-TREND SULLA DEMOGRAFIA D’IMPRESA n. imprese 2019/2008 2008 2019* var. ass. var. % Ristorazione con servizio 88.260 112.077 23.817 27,0 Ristorazione take away 23.894 34.857 10.963 45,9 Gelaterie e pasticcerie 11.927 13.190 1.263 10,6 Bar 126.378 127.480 1.102 0,9 Italia 250.459 287.605 37.146 14,8 (*) I semestre CENTRI STORICI (CS) VS. ALTRO (NCS) CS NCS 2019* 2019/2008 2019* 2019/2008 n . var. ass. var. % n. var. ass. var. % Ristorazione con servizio 14.348 4.413 44,4 23.918 7.266 43,6 Ristorazione take away 4.565 1.614 54,7 8.794 2.866 48,4 Gelaterie e pasticcerie 1.480 204 15,9 2.829 279 11,0 Bar 15.509 -74 -0,5 27.702 362 1,3 (*) I semestre Osservando la dinamica all’interno del tessuto urbano si nota il rafforzamento della crescita di take away (+54,7%) nei centri storici ed il contemporaneo maggior calo del bar (-0,5%) a fronte del +1,39% nazionale. Risulta evidente la forza moltiplicativa, all’interno dei centri storici, di attività a basso contenuto di servizio che, oltre ad abbassare la qualità turistico-commerciale, producono effetti di contesto sempre meno sostenibili. insostenibili, gli oneri di gestioneanche. Eccocheallora prendono piede attività senza servizio che non hanno bisogno di spazi e non hanno bisogno di persona- le. Un fenomeno che si sviluppa grazie alle politiche delle amministrazioni locali che consentono a tutti di fare tutto senza il rispetto di un principio alla base della buona concorrenza che possiamo declinare in “ stesso mercato, stesse regole”. La disparità di con- dizioni non genera nel mercato soltanto concorrenza sleale, ma finisce per impoverire il mercato stesso nel momento in cui le attività di ristorazione chiudono, magari per reinventarsi in esercizi più semplici, dove tagliare i costi del servizio e di preparazione, con ef- fetti immaginabili sulla qualità del prodotto, sui rischi alimentari dei consumatori, sull’occupazione del settore e l’attrattività delle nostre città. Centri storici 18 Mixer / DICEMBRE/GENNAIO 2020 PUBBLICO ESERCIZIO

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