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sono stati quelli che mi hanno aiutato quattro anni fa a creare il ristorante com’è oggi. Per ringraziarli resto con loro” ci dice Tuur. DALLA BOTTEGA ALL’E-COMMERCE Passeggiando nelle strade acciottolate del centro prima o poi ci si imbatterà nella vetrina di un’antica bottega, Blanche Dael , torrefazione e rivendita di caffè che sta lì dal 1878. Come tante piccole imprese che si trovano nelle nostre città di provincia. Negli ultimi anni però l’azienda è cresciuta avvicinandosi al mondo specialty, come approccio e prodotto. Al momento della visita aveva 28 tipi di caffè (13 miscele e 15 monorigine), dal Maragogype, il chicco piùgrandedel mondo, all’Etiopia Sidamobiologicoal Raja Batak indonesiano. Sono in vendita nel negozio, nella catena di caffetterie Coffee Lovers, otto in tutto il Paese e tramite l’e-commerce in tutto il mondo, Cina e Giappone compresi. Il chilometro zero qui non è possibile ma l’approvvi- gionamento diretto in piantagione sì. “Siamo l’unica azienda in Olanda che segue tutta la filiera, abbiamo il privilegio di comprare dal pro- duttore, viaggiamo molto, visitiamo le piantagioni e acquistiamo direttamente. Poi tostiamo e vendia- mo con il nostro brand che ormai è conosciuto ben oltre la regione. Non abbiamo specialty, ma tutti i nostri caffè sono cresciuti sopra i 2.000 metri. E nei weekend proponiamo caffè particolari che tostiamo in piccoli lotti: Panama Gesha, Kopi Luvak, Jamaica Blue Mountains” spiega Marcel Zeegers . Il coraggio di reinventarsi senza imitare né perdere la propria anima: così la città più antica dei Paesi Bassi guarda al futuro. LA VETRINA DEL BLANCHE DAEL E ALCUNI TRA I SUOI “CAFFÈ UNICI” ACQUISTATI DIRETTAMENTE DAI PRODUTTORI 22 Mixer / DICEMBRE/GENNAIO 2020 PUBBLICO ESERCIZIO Maastricht
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