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Fonte Npd Group VI Mixer / DICEMBRE/GENNAIO 2020 COLAZIONE significativa per la ristorazione commerciale – spie- ga Matteo Figura, responsabile Foodservice NPD in Italia –, hanno messo a segno una accelerazione del 3,5% sotto il profilo della spesa e del 3,7% in termini di visite. Ben oltre, quindi, lamedia di mercato, ferma a un progresso del 2,4%». L’area del breakfast ha insomma registrato un allungo, che le ha permesso di guadagnare importanti quote di mercato. « È pas- sata – osserva Figura – dal 33,8% all’attuale 34,2%, capitalizzando ben 132 milioni di visite in più. Un bottino che vale oltre 243 milioni di euro». CRESCITA STRUTTURALE La colazione vive, insomma, una stagione felice, alla quale concorrono svariati fattori. In primo luogo, vi è la maggiore attenzione posta nella costruzione di un’esperienza distin- tiva per il consumatore. «Si tratta – afferma Figura – della concreta riposta a una precisa esigenza: vivere un momento di consumo differente rispetto a quello sperimentato di nor- ma tra le mura domestiche». In questa prospettiva si deve collocare la crescita dell’offerta, segnata dall’introduzione di nuove referenze, capaci di stuzzicare il palato degli avvento- ri. «Si spiega così – rileva Figura –, la lenta, ma progressiva crescita messa a segno da prodotti che non appartengono alla tradizione italiana, come donut, muffin, brownie e smo- othies». E sempre in questa ottica occorre inserire anche la modernizzazione dei punti di vendita. «Sono ormai lon- tani i tempi del Bar sport – afferma Figura –. Oggi i locali presentano concept confortevoli, accoglienti e funzionali, in grado di attrarre una clientela sempre più esigente». Si deve poi considerare il significativo rafforzamento delle attività di marketing promosse in particolare dall’industria del caffè. «Le iniziative di comunicazione sul punto di vendita legate alle bevande calde – rileva Figura – sono state rafforzate, a tutto vantaggio proprio della colazione, che ne ha ricevuto i maggiori vantaggi». Vanno infine valutati i mutamenti in atto a livello sociale. «L’aumento complessivo del livello occupazionale – con- tinua il manager –, ha generato maggiore disponibilità di spesa, con riflessi positivi proprio su abitudini considerate rinunciabili come la colazione al bar. Ma a favore dell’area breakfast gioca anche la crescita dei single, un target che spesso si fa conquistare da una sosta al bar per consumare caffè e brioche». Il trend di crescita della colazione non è dunqueun fattocontingente, bensì strutturale, chepromette di confermarsi anche nel prossimo futuro. «Ci attendiamo che continuerà a far registrare numeri positivi – conclude Figura –, anche a scapito di altri momenti di consu- mo, come per esempio, quello dello snack mattutino». BAKERY 2.0 Il bar si conferma il canale largamente prevalente nei consumi legati alla colazione. Va tuttavia segnalata l’avanzata di panetterie e pasticcerie che allargano la propria offerta anche alla caffetteria. Un fenomeno destinato in prospettiva a rafforzarsi. Fonte Npd Group L’ANDAMENTO DELLA SPESA LEGATA ALLA COLAZIONE (dati in milioni di euro) Luglio 2017 – Giugno 2018 Luglio 2018 – Giugno 2019 6.993,5 7.236,8 +3,5% L’INCIDENZA DELLA COLAZIONE SUL TOTALE DELLA SPESA DELLA RISTORAZIONE COMMERCIALE (dati in %) Luglio 2017 – Giugno 2018 Luglio 2018 – Giugno 2019 12,6 12,7

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