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DICEMBRE/GENNAIO 2020 / Mixer XLV The NPD Group è leader nella fornitura di informazioni consumer e retail based ad imprese che operano su mercati nazionali e internazionali, ha sedi in più di 20 città sparse su 4 continenti e conta più di 1.000 dipendenti. Raccoglie le informazioni sui consumatori attraverso i suoi panel online che contano più di 3 milioni di iscritti. Inoltre, più di 700 insegne che rappresentano 140.000 punti vendita, le forniscono i loro dati. Opera su 14 diversi mercati e più di 1.600 aziende tra manifattura, distribuzione e terziario fanno riferimento alla sua esperienza. Il suo ruolo è quello di aiutare i clienti nell’elaborazione di strategie fornendo informazioni relative a: Quote di mercato; Volume del mercato; Prezzi; Profilo dei consumatori; Sviluppo di nuovi prodotti; Merchandising e assortimento; Distribuzione e posizionamento dei prodotti. L’aumento dei prezzi ha spinto il mercato assieme ad una maggiore propensione alla spesa data da menu più ricchi e scelte più costose da parte dei consumatori. I dati aggiornati a giugno vedono la ristorazione commerciale crescere del +2,7% in spesa e del +2,4% in traffico. Aumenta la quantità media di prodotti consumati ad ogni occasione. Nel mercato assistiamo dunque ad una tendenza di “trading up” dove le occasioni si fannopiù frequenti e costose. Tuttavia, l’aumento del traffico è dato da occasioni funzionali. In questo contesto cresce il pranzo e la colazione. La cena si fa più ricca e soffre l’aperitivocon i consumatori che tornanoaoccasioni aservizio completo. Le previsioni sul mercato sono positive. La spesa prevista per il 2020 è in crescita del +2.2%. Come fate a prevedere cosa accadrà nel 2020 e anche negli anni a venire? Ogni anno, a ottobre, pubblichiamo il nostro report “Desti- nazione Fuori Casa” che stima l’evoluzione di tutti i canali del mercato fino al 2021. Si basa sui trend di lungo periodo in nostro possesso, sulle previsioni di crescita degli indicatori macro economici e sulla nostra esperienza decennale in que- sto mercato. Oltre a questo report, possiamo sviluppare dei modelli previsionali di lungo periodo, per stimare i consumi di specifici target o prodotti tra 5 o 10 anni. La vera sfida, tuttavia, è prevedere cosa accadrà nel breve periodo. In che senso? I nostri clienti, a metà mese, ricevono il dato sulla chiusura del meseprecedentemacichiedonosubitounaprevisionesuimesi successivi. Così abbiamo sviluppatounprodottoche si chiama “Xpress Forecast” che risponde a questa specifica richiesta. Secondo lei, è cambiato qualcosa sull’utilizzo dei dati nelle aziende che operano nel mercato del Foodservice? Crescono le aziende, sia operatori che dell’industria, che si rivolgono a noi con quesiti sempre più complessi. L’utilizzo del dato per prendere decisioni strategiche è una pratica sempre più diffusa. Questo accade soprattutto perché il mercato in Italia sta entrando in una fase più matura. Gli operatori si strutturano e spesso sono finanziati da fondi di investimento che chiedono riscontro sulle scelte da fare. Sul versante dell’industria, nuove realtà si affacciano al mondo della ristorazione perché ne riconoscono le opportunità ma necessitanodi conoscerequestomercatoe le suedinamiche. In NPD siamo attenti a queste necessità e cerchiamo di svi- luppare nuove soluzioni in grado di rispondere alle domande che tengono svegli i nostri clienti. Quali sono le sfide future per una realtà come NPD? Essereal passocoi tempi è la sfidadi tutti. Per noi vuol direper che il consumatoreèsemprepiùcomplessoeper osservarloe capirloènecessarioaverenuovi strumenti di lettura. Lenuove tecnologie, i social media e il mondo dei Big-Data offrono grandi opportunità ma richiedono enormi investimenti. La sfida è individuare le giuste opportunità. NPD sta facendo grandi investimenti sulla raccolta dei dati per esempio. In Francia e in Inghilterra abbiamo lanciato “snap my eat”, un app con la quale i consumatori, fotografando lo scontrino, ci dicono tutto riguardo le lorooccasioni di consumo fuori casa. Speriamo di poter lanciare questa app presto anche in Italia. Qual è l’impatto delle nuove tecnologia nella ristorazione oggi? Un esempio su tutti e il continuo sviluppodel delivery, questo vale 426 mio di visite ed è in crescita rispetto all’anno scorso. Le tecnologie digitali hanno favorito una diffusione capillare delle consegne a domicilio. Negli ultimi anni le visite effet- tuate con il delivery sono cresciute costantemente favorite soprattutto dagli aggregatori che assumono più importan- za a discapito del “vecchio e noioso modo di ordinare per telefono”. Il delivery è di fatto un indicatore dei tempi che cambiano con le consegne a casa in crescita e le consegne al lavoro in forte calo. Inoltre, gli ordini digitali non riguardano solo il delivery. Il Click and Collect e l’In-Store Terminal sono lanuova frontieradelmododi ordinare fuori casa.
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