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PER PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO • Ricorda che il settore è regolato da norme e leggi specifiche, in parte diverse da quelle per i pubblici esercizi, soprattutto la legge 23/2014: assicurati di conoscerle! • Tieni presente che anche un’attività di distribuzione automatica deve essere autorizzata dal Comune dove la installerai: ricordati di presentare la SCIA al SUAP dove richiesta • Se non ti occuperai tu o il tuo personale della ricarica, accertati che chi incaricherai sia in possesso dei requisiti di addetto alimentarista, in particolare quelli igienico-sanitari come la certificazione HACCP • Scegli un produttore di distributori con una reputazione riconosciuta, meglio se in possesso di certificazioni di qualità come ISO 9001:2015, ISO 14001, ISO 22000 o 22005, oltre alle certificazioni del settore agroalimentare • Ricordati che i prodotti che vanno nei distributori hanno formati, ingredienti e caratteristiche diverse da quelli al banco, verifica e adatta la tua offerta • La distribuzione automatica richiede investimenti contenuti, ma che vanno comunque considerati. Prima di iniziare prova a stimare i potenziali ricavi e valutare se avrai bisogno di finanziamenti, oltre a calcolare bene i costi di eventuale personale extra 86 Mixer / DICEMBRE/GENNAIO 2020 PUBBLICO ESERCIZIO Osservatorio Vending Pubblici esercizi e distributori automatici: oggi a volte concorrenti, domani quasi sempre alleati IN UNA FASE IN CUI I CONSUMI FUORICASA SONO SEMPRE PIÙ FLUIDI, ALLA RICERCA DI PROPOSTE IN QUALSIASI ORA E IN QUALSIASI LUOGO E PRONTI A CAMBIARE PREFERENZE IN BREVE TEMPO, LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA SI CONFIGURA COME UN CANALE INTERESSANTE PER RAGGIUNGERE NUOVI TARGET E COMPLEMENTARE L’OFFERTA DEL PROPRIO LOCALE CON INVESTIMENTI CONTENUTI V ending, questo sconosciuto. Nel mondo dei pub- blici esercizi si tende a guardare al settore dei distributori automatici più che altro come a un concorrente: se il potenziale cliente beve il caffè alla ‘macchinetta’, è il ragionamento, verrà a berlo al bar una volta di meno. Ma è davvero tutto così semplicistico? Non proprio. Il comparto della distribuzione automatica, infatti, è molto ampio e diversificato. E include specializzazioni che possono diventare per il fuoricasa altrettante opportunità di integrare il proprio business: in particolare, andando a coprire con la propria offerta occasioni di consumo ‘on the road’ per le quali il cliente non si rivolgerebbe comunque a un locale tradizionale. PIÙ OPPORTUNITÀ CHE CONCORRENZA Vediamo innanzitutto di quale mercato stiamo parlando. Secondo i dati dell’associazione di categoria CONFIDA, nel 2018, grazie a un incremento del 3% sull’anno precedente, il fatturato dei distributori automatici in Italia ha sfiorato i due miliardi di euro (1.922 milioni per la precisione). Le consumazioni hanno invece superato la soglia dei cinque miliardi (5.068milioni, con un leggero aumentodel +0,88%), effettuate attraverso un parco di ben 822.175 macchine installate in tutto il Paese (in crescita dell’1,42%). E se da un

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