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24 Mixer Pubblico esercizio del bar è ben diverso da quello da gara, che è piuttosto un Flat White senza crema. Come vedi la Latte Art italiana? Siamo un po’ indietro rispetto agli altri ma in questi anni dove dire che si è evoluta tantissimo. E questo grazie ai corsi di formazione e al fatto che i professionisti viaggiano, si confrontano con i concorrenti di altri Paesi e riportano in Italia ciò che hanno appreso. A tuo avviso cosa abbiamo da imparare dagli asiatici, sempre tra i primi nelle competizioni mondiali? La costanza e la dedizione,ma va detto che loro si dedicano solo a quel- lo mentre noi dobbiamo cercare di ritagliarci del tempo dal lavoro. Sei titolare insieme aCarmenClemente dellaBarladyCaféAcademy, come è nata l’idea di aprire una scuola? Dopo che ho vinto il primo campionato italiano hanno iniziato ad arrivare le richieste di formazione, quindi abbiamo trasformato il locale di via Bruzzesi a tutti gli effetti in una scuola dedicata alla for- mazione della Latte Art. Teniamo corsi preferibilmente individuali perché sono più efficaci e consentono di personalizzare l’insegnamento. In sei ore insegniamo a lavorare con latte e caffè, con poca teoria e un taglio molto pratico. ❁ Avevi fatto anche formazione nella caffetteria? Ho fatto parte della certificazione SCA, la Latte Art subentra dopo la conoscenza della materia prima. Che tipo di caffè usi? Premetto che per la Latte Art sarebbe uno spreco utilizzare un caffè specialty, che è indicato per essere degustato e studiato nelle sue no- te aromatiche. Tra l’altro non va bene anche perché ha una tostatura legge- ra, ed è molto più sicuro lavorare con un caffè commerciale o anche 100% Arabica ma un po’ vecchio, per evitare che sprigioni anidride carbonica che a contatto con con il latte crea bolle. E il latte? Durante gli allenamenti usiamo quello a lunga conservazione, il pro- blema arriva con i cosiddetti latti vegetali, sempre più richiesti dal mercato per i noti problemi di intolleranze alimentari. Ma il latte di soia e quello di avena possono essere montati e utilizzati per creare cappuccini buoni e anche belli. La Latte Art è utile al bar? Può servire per fidelizzare il cliente, è quel piccolo dettaglio in più, oltre alla qualità in tazza, che ti fa distinguere, un gesto che fa sen- tire il cliente coccolato. Certo il vero cappuccio certificato italiano SINISTRA Un disegno Latte Art CENTRO La coppa della World Lags Battle a HostMilano2019 ALTO Un momento della gara

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