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70 Mixability Mixer gnificativa. Padovaha un centro storico in fermento, pensiamo di essere arrivati nel momento giusto al posto giusto e di poter fare un grande gioco di squa- dra con tutti quei locali e professionisti che si batto- no quotidianamente cercando di alzare l’asticella della proposta. Nuovo locale e nuova drink list. Nei tuoi cocktail utilizzi delle botaniche o degli home made? Puoi spiegarci come li utilizzi e perché? Nella drink list di Ada C. sono presenti alcune pre- parazioni home made ma cerchiamo di lasciare gli spirits del cocktail al centro dell’attenzione. È previ- sto l’utilizzo di botaniche nella nostra drink list; ci siamo appoggiati a ‘BorgoAntichi Orti’ (agriturismo con annesso orto realizzato e gestito da Planet One ad Assisi) per l’estrazione di olii essenziali con cui i nostri drink sono presentati in fase di scelta. Oltre al classico menu, i nostri ospiti riceve- rannoancheun cofanetto contenente le essenze col- legate alla ricetta così daaiutarli nella scelta. Tuttociò che riguarda infusioni edestrazioni nellepreparazio- ni in questomomento è in voga, abbiamo declinato queste tecniche per un utilizzo insolito. Da cosa prendi ispirazione per creare i tuoi drink e come riesci a combinare l’ispirazione, la materia prima e l’aspettativa del cliente finale? In questomondo che corre veloce ho preferito lavo- rare in controtendenza. La maggioranza dei drink partonodauna storia, hannoqualcosada raccontare e possono stimolare l’esperienza al locale. Il cliente uscirà dopo la bevuta con un picco- lo aneddoto e maggiore consapevolezza su ciò che ha bevuto, ne percepisce un lavorominuzioso e po- tenzialmente diventa il nostro miglior strumento di marketing. Per permettere il tutto è essenziale usare pro- dotti di grandequalità euno staffestremamentepre- parato soprattutto in sala visto il maggior contatto con il cliente. Da formatore, cosaconsiglieresti achidesideraapri- reunsecretbar?Hai qualchepiccolosegretoda sve- larci? Per aprire un secret bar bisogna essere un po’ fol- li, avere una grande passione per lo stile, la giusta conoscenza storica e una capacità di “muoversi” tra proposte di nicchia. Di base serve anche la consape- volezza che inun’esperienza del genere si verificano dinamichemolto lontane da quelle di un tipico bar, è essenziale avere un management molto attento a drink cost, pricing e la comunicazione, tutti elementi chenonhannoveri eproprimanuali da studiareper avere successo. Viaggiareeprendere spuntoè sicuramenteun aiuto quando si ha idea di intraprendere quest’av- ventura. Infine, consiglio munirsi di consulenti pre- parati per superare la burocrazia in cui si rischia di rimanere impigliati. ❁ Max Morandi COCKTAIL Il primo non è un cocktail vero e proprio ma un modo di servire l’assenzio - Acqua di cocco - Zolletta di zucchero - Assenzio Verte KNICKER - Rum mix - Rhum Arrangé - Mix di lamponi - Limone - Curacao - Fili di peperoncino a guarnire SECRET ROOM - Mezcal - Pera Williams - Bitter al cioccolato - Zucchero - Lime - Tabasco - Ginger beer

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