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38 Ristorazione Mixer perché sono prodotti che non fioriscono e non cre- scono senza il sole”. IL FUTURO STA NELL’EDUCARE LE GIOVANI GENERAZIONI Aneddoti e informazioni devono essere trasmessi ai bambini facendo in modo che restino impressi nella loro memoria. Ma nella fase successiva, quella preadolescenziale, questononbasta, ènecessarioun intervento più articolato, quello scolastico. Slow food, per esempio, associazione inter- nazionale no profit che lavora in 150 Paesi del mon- do, per promuovereun’alimentazionebuona, pulita e giusta, da qualche anno, entra nelle scuole proprio per fare questo: sensibilizzare i giovani affrontando argomenti che riguardano l’ambiente, lasostenibilità e l’alimentazione. ‘Orti in condotta’, che quest’anno ha com- piuto 10 anni, è uno dei suoi progetti, e si occupa appunto di affrontare queste tematiche. È una festa che coinvolge docenti e allievi di 880 scuole italiane. Unmomento formativo che, anovembre scorso, per una settimana, ha scelto di dedicarsi al cambiamen- to climatico il cui obiettivo, appunto, è avvicinare gli studenti allequestioni legate alla stagionalità, all’im- portanza di consumare prodotti di prossimità e sta- gionali, perché in questo particolare momento sto- ricodobbiamo affidare la sopravvivenza del pianeta alle nuove generazioni. Il consumatore ha diritto di trovare sulle ta- voledei ristoranti prodotti stagionali, perché il rispet- to della natura diventa anche la riscoperta di sapori sconosciuti, è più salutare ed è fonte di business. ❁ moltopiù temibile laddove si usinovarietà straniere oun’agricoltura industriale conmetodi lontani dalle tradizioni”. Non sempre però, le stagionalità climatiche pocoordinarie, comequellechestiamovivendonegli ultimi anni, risultano esserenegativeper l’economia agricola. Alcuni esperti del settore sono convinti che anche nel caos climatico attuale si possono trarre dei vantaggi. Il docente dell’ateneo siciliano è uno di loro. “Se rispettassimo le tecniche tradizionali di coltivazione, i cicli ordinari delle colture che hanno sempre permesso alle stesse un continuo, lento ma inesorabile adattamento ai cambiamenti climatici, anche le stagionalitàpazzepotrebberooffrireottime opportunità per tutti”. Altri specialisti, invece, sono convinti cheper affrontare meglio il concetto di stagionalità, l’uomo dovrebbe adeguarsi a quello che è il clima in quel particolare momento. “Se l’inverno comincia un mese dopo – af- ferma Oldani – non succede nulla se si continuano a preparare piatti con prodotti ancora presenti sul nostro territorio. Basta aspettare altri 15 giorni per somministrare al cliente pietanze con i prodotti e i frutti invernali. Tutte queste informazioni, sulla sta- gionalità dei prodotti, sulle tecniche di produzioni sostenibili e soprattutto su come alimentarsi corret- tamente, bisogna trasmetterleai piùgiovani peroffri- re loroun futuromigliore. Le prime nozioni bisogna ricercarle in famiglia o nelle tradizioni del luogo in cui si vive. Informazioni semplici, del tipo ‘quando fa freddo non bisogna mangiare prodotti rossi co- me il peperone, l’anguria, il pomodoro o la pesca, SOPRA Francesco Sottile, del comitato esecutivo di Slow Food Italia e docente di agraria all’università di Palermo DESTRA Davide Oldani Bisogna trasmettere ai più giovani tutte le informazioni su come alimentarsi correttamente, per offrire loro un futuro migliore. Foto: Alvise Guadagnino

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