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46 Mixability Mixer che devono essere lavorati con attenzione e bisogna averne grande competenza. Spesso ci sono erbe che, a un primo impatto, rilasciano sensazioni positive, ma successivamente possono dare note tossiche o addirittura dannose”. I BOTANICAL SPIRIT I classici di sempre continueranno a essere bevuti ma, in previsione delle nuove mode, della voglia di esplorare e di provare sensazioni al- ternative, ci si rivolgerà anche a drink analcolici. È quello che racconta FlavioAngiolillo, notobartender dimolti locali di successocome ilMag, 1930 e il Backdoor 43. “Anche i cocktail analcolici stanno riscontrando una certa fortuna, andranno fortissimi nei prossimi anni. In più ci so- no nuove ‘bottiglie’ che fanno capolino e sono pronte a stupire, per la precisione i botanical spirit, come per esempio quello prodotto come un gin con l’aggiunta di ginepro”. Curiosità emateriaprimanuova damiscelarema, stando al pa- rere di Angiolillo, il pubblico recepisce queste trasformazioni inmodo positivoepropositivo. “I giovani sonomoltopiùpreparati, hannomag- gior consapevolezzama, dapartemia, penso sia fondamentale studiare sempre i drink più antichi per riproporli in chiave moderna, creando così una specie di anello di congiunzione tra diverse generazioni”. CAPIRE LE PERSONE E LA CITTÀ Ungrandeprofessionista, conosciutoa livello internazionale emodello al qualemolti si ispirano per intraprendere un lavoro complesso come SINISTRA Flavio Angiolillo bartender di molti locali di successo quello del barman ma, stando a quanto ci racconta, anche lui, prima di avere il meritato successo personale e dei suoi locali, ha commesso alcuni errori dai quali poi è ripartito, diventando così spunti d’inse- gnamento. “Mi sono sempre concentrato su due aspetti fondamentali: capire le persone chemi chiedono un drink e capire la città nella quale opero spiega Angiolillo – Qui si apre un variegato ventaglio di opzioni, esigenze, differenze, priorità sociali. Bisogna fare molta attenzione, anche nel comprendere i tem- pi giusti per aprire un locale: circa 10 anni fa ho inaugurato un’attività che hodovuto chiudere; l’ho riproposta di recente ed è stato un grande successo! Alla fine si tratta di agganciare a un’idea creativa un piano di marketing e anche una buona dose di psicologia”. IL COCKTAIL DEL FUTURO Anche per Angiolillo le erbe e le spezie stanno vivendo un buon mo- mento, declinate in differenti utilizzi possono dare un qualcosa in più; il segreto, anche in questo caso, è saperle utilizzarle in modo corretto. “In infusione, per sciroppi e distillati… sono davvero molte le opzioni – conclude il bartender – nei miei locali abbiamo parecchi macchinari che ci permettono di adoperare le spezie inmodo diverso”. E quando gli si chiede come sarà, secondo la sua esperienza, il cocktail del futuro e quale sarà il gusto, Angiolillo risponde in modo netto: “Sarà a base di amari, con un distillato analcolico e di vermouth dal sapore innovativo e un po’ divertente rispetto a quelli più tradizio- nali di oggi”. ❁
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