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49 Marzo 2020 E nricoGonzato, trentenne veronese, puòdire di aver iniziatoa respirare l’ariadi unbar ben prima di venire al mondo, infatti sua madre quando era in dolce attesa, lavorava nel locale di fa- miglia. Enrico prepara il suo primo caffè alla tenera età di 7 anni, aiutatodallanonna e, compiuti i 16 an- ni, inizia a lavorare nel bar-hotel di famiglia. Da li, la strada verso il successoèpraticamen- te segnata. Oggi è Hotel Bar Manager al The Mez- zanine bar dello Stratford Hotel di Londra e il suo nickname Vivimiscelato la racconta lunga su di lui e sul suo stile di vita. Enrico, la strada da Caldiero (Vr) a Londra è lunga. Puoi raccontaci com’è stato questo percorso? Lamia famiglia possiede un bar e unhotel a Verona dal 1871. Sono nato e cresciuto in questa azienda di famiglia. Tutta lamia vita ha sempre ruotato intor- no all’ospitalità. Ho iniziato a lavorare nel locale di famiglia, il Bar Bareta, quando avevo 16 anni e mi sono innamorato subitodi questo stile di vita, l’oste. Ho sempre cercato di migliorare le mie conoscen- ze nel mondo del bar, partendo come barista e ca- meriere di sala. Mi sono sforzato di imparare tutto quello che potevo sull’arte del bartending, oltre a gestire i doveri quotidiani riguardanti l’azienda, ma soprattutto ho imparato a capire le persone, le loro esigenze e a come renderle felici. Di conseguenza ho iniziato a studiare ‘ospi- talità’, specializzandomi come bartender e, succes- sivamente, come sommelier. Ho lavorato in club, cocktail bar e hotel di lusso. Per due anni sono stato Head Bartender in uno dei resort/spa più lussuosi d’Italia situato sul Lago di Garda. Alla fine, ho deciso di proseguire lamia formazione nell’arte dell’ospi- talità e nel mondo della mixology. Ispirato sem- pre più dalle persone, che ritengo i miei più grandi mentori e punti di riferimento, speravo un giorno di poter lavorare a Londra e, magari, avere l’oppor- tunità di conoscere i nomi più prestigiosi del set- tore. È sempre stato un mio sogno lavorare in uno degli hotel che rappresentano un’istituzione in fat- to di ospitalità e tradizione al mondo, come il The Connaught Hotel. Il mio piccolo grande sogno si è realizzato definitivamente il 26 ottobre 2014, quan- do ho iniziato a lavorare come Casual Barback nel prestigioso Coburg Bar del The Connaught Hotel a Londra. Raccontaci la tua esperienza al The Connaught di Londra. Entrare al TheConnaught hotel èunpo’ come varca- re la sogliadi unaltromondo, unmondomagico, cre- atoper regalaremomenti indimenticabili agli ospiti che lovisitano. Hoavuto la fortunadi conoscereAgo- stino Perrone, il Master Mixologist del Connaught Bar. Agostino mi ha ispirato e aiutato molto sull’ar- te dell’ospitalità nel lusso e nella cultura e, tutt’ora, consideroAgostinounodeimiei piùgrandimentori. Durante i miei due anni e mezzo al Coburg → Bar, hoavuto lapossibilitàdi perfezionare lamia for- mazione. Ho partecipato a training di formazione presso i vari dipartimenti del TheConnaught Hotel. Ho lavorato in pasticceria per imparare le tecniche e le basi delle preparazioni. Successivamente, come sommelier presso il ristorante dell’hotel che conta 2 stelle Michelin, Helen Darroze. Una delle più dure e formative esperienze che ho appreso è stata quella di lavorare con gli standard di Servizio LQA. Il Connaught è una fonte quotidiana di nuo- vi rapporti e opportunità. Durante lamia esperienza lavorativa al CoburgBar, hoavuto la fortunadi poter vivere qualche settimana a New York, nel 2016, in due tra i più importanti cocktail bar: il Dead Rabbit Bar e il Black Tale. Questa esperienzami ha aperto la mente a un nuovo concetto di bar moderno. Il Co- burg Bar rimarrà senza dubbiounodei capitoli della mia carrierapiù formativi e indimenticabili, inparti- colare per le persone che ho incontrato. Cosa significa creare una drink list e quanto lavoro si nasconde dietro i tuoi cocktail? Creare una drink list nonha una regolaprecisa: deve essere sempre pensata in linea con il teamdi lavoro, il locale e la sua identità ma, soprattutto, la tipolo- gia di clientela che lo frequenta. La vision e la mis- sion in questo caso credo siano dati fondamentali. La drink list del Mezzanine, che ho potuto studiare grazie anche al mio fantastico team, presenta tecni- chemoderne per i grandi classici, inmodo da creare una selezione di cocktail d’autore ispirati alla scena newyorkese degli anni ’30-’60. L’obiettivo è quellodi coinvolgere tutti coloro che visitanoTheMezzanine per avere l’opportunitàdi plasmare e influenzare ciò che diventiamo. Il nostro obiettivo è essere comple- tamente trasparenti e creare il bar perfetto: un’e- Enrico Gonzato RO’ BUST’A MOVE - Bacardi Ocho Anos Rum - Cialde di caffè espresso revitalizzate - Estratto di ananas dolce - Charlene McGee Blend - Bitter blend - Albumina - Essenza alle foglie di limone UP & DOWN UP : Spiriti analcolici, liquori moderni, Koji Spirit STABILE : Gin aromatizzati, Mezcal, Whiskey DOWN : Sherry
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