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59 Marzo 2020 responsabilità: questo significa che i doveri di ogni membro del perso- nale devono essere chiari. Io rispetto le regole di mio padre, anche se continuo a tatuarmi in parti del corpo non visibili. Ho cominciato con una A, l’iniziale del nome di mia figlia. Da allora sono passati 15 anni e adesso ne ho ben 13 sparsi su braccia, gambe, pancia, schiena. Prima di smettere credone faròalmenounaltropaio! Ilmio consiglio?Tatuatevi solo in parti del corpo non visibili quando indossate la divisa. Per co- prirli sono in commerciomaniche color carne,ma sono scomodissime. LabarladyFrancescaGentile, fondatricee titolaredel Funi1862 diMontecatini Terme , gestisce un locale informale, frequentatodauna clientela che non indossa per lavoro giacca a cravatta. E la sua scelta è di lasciare vestire liberamente il suopersonale. “Èdaquando sono ragazza che amo i tatuaggi, sonounmodoper raccontare lapropria storia senza bisogno di parole. Caso vuole che l’intero staff del Funi1862 sia pieno di disegni sull’argomento pelle: una particolarità che ci ha reso noti in zona. Come mi vedo da anziana? Una signora diversamente giovane”. Carlotta Linzalata bar manager di Casa Mago di Torino rac- conta: “Ho fatto il primo tatuaggio due giorni dopo il mio diciottesimo compleanno, conun certo disappunto deimiei genitori. Adesso, che di anni neho29, il numerodi tattooè salitoa sette. Copronopolsi, gomito, braccia e gambe. Il problema è che una volta che inizi diventa difficile fermarsi… Io di fatto sto già pensando al prossimo! La verità? Mi pia- cerebbe tatuarmi le mani, ma mi trattengo perché sul lavoro in futuro potrei avere dei problemi!” LA PAROLA ALLA PROVINCIA Fabrizio Tanglota : Oggi molti miei clienti sono incuriositi dai tattoo. Inoltre, tra la clientela vantiamo numerosi tattoo artist con cui in certi casi abbiamo anche collaborato per le grafiche del nostro menù. Se ri- penso a come erano percepiti una decina di anni fa, però, lo scenario è diversissimo. Ai tempi lavoravo ogni tanto per i catering e spesso i tat- too tanto osteggiati dovevo nasconderli, così come i buchi ai lobi”. ❁ SINISTRA La barlady della Pesa Pubblica di Milano e, accanto, Carlotta Linzalata bar manager di Casa Mago di Toriino SOTTO Emiliano Arena barman del Dalodi di Roma e, in basso, Francesca Gentile barlady di Montecatini Terme Foto Gianluca Scerbo Foto Nicole Cavazzuti
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