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81 Marzo 2020 produttivo, ma soprattutto relazionale, con la clientela, per cui vanno costantemente monitorate e aiutate ad essere efficaci. Fondamentale è anche saper delegare, cioè non accentrare tutte le decisioni a sé, ma cercare di dare a ciascun dipendente un ambito in cui possa esercitare il proprio giudizio e capacità gestionale, in mo- do che si senta non solo una pedina, ma anche responsabile di una parte di un tutto. ➂ CREARE UNA BUONA ENERGIA NELLA SQUADRA, RENDERE I DIPENDENTI MOTIVATI Energizzare emotivare una squadra di lavoro non è facile, ed èmolto legato anche al carattere del leader, ma è assolutamente dimostrato che questa parte del processo crea i migliori risultati, o i peggiori di- sastri: pensate agli allenatori di calcio! L’energia si crea innanzitutto dal fare bene le prime due fasi del processo, ma non può che essere detonata da feedback positivi e da reward economici: tasto dolente, ma non possiamo non scriverne! Bisogna ricordarsi di dare una pacca sulla spalla ai dipendenti che si impegnano, celebrare anche pubblicamente, periodicamente, insie- me ai risultati di business, le persone che più hanno contribuito con le loro idee, con il loro impegno, con i loro sorrisi, a realizzarli. Siamo esseri umani, l’apprezzamento dei nostri sforzi è indispensabile per continuare a farli. Secondo, ci serve anche una dimostrazione econo- mica corrispondente: un aumento di salario, una gratifica, una parte- cipazione agli utili, per quanto piccola, è da considerare. Ma si puòpensareancheaunagratificadifferente, comebiglietti per il cinema, obuoni per la palestra, altri regali da decidere inbase alle preferenzedei vostri dipendenti. Potresteanchecoinvolgerli nella scelta, ma sappiate che i soldi sono sempre la sceltamigliore. Nonpensate solo al sacrificiomonetario che dovrete fare, pensate a quanto più fatturato ed efficienza vi conquisterete, e sappiate che ne avrete gradi benefici, lo dimostrano centinaia di studi sulla leadership e la produttività. Quali sono i caratteri del buon leader? Dopo il processodi leadershippositiva, è necessario condividere quelli che sono i caratteri del buon leader, quelle soft skill che bisogna avere, o sviluppare, con disciplina, se non ci sono date dal nostro carattere: – Consapevolezza del proprio ruolo, delle proprie emozioni e di quelle del team – Capacità di autocontrollo, dominare la rabbia, evitare di sca- ricare sulla squadra di lavoro i propri stress, le paure, i proble- mi privati – Capacità di relazione, empatia, ascoltare più che imporre le proprie parole – Capacità di creare energia positiva, entusiasmo, serenità, ras- sicurazione – Flessibilità, capacità di cambiare idea davanti ad ideemigliori, ascoltare le idee di chi lavora con voi. Infine, e da non dimenticare, il migliore leader è quello credibile, cioè quello che comanda e crea squadra tramite l’esempio: pensateci spes- so ad essere i migliori nel fare quello che chiedete agli altri di fare. Non mostratevi pigri, assenti, disinteressati, disattenti con i clienti, scarsi nella gestione, poiché tutti gli altri, prima o poi, vi seguiranno: in fondo, per quanto cattivo leader, siete comunque il capo. ❁ ROBERTA PAROLLO Consulente senior e docente di marketing e comunicazione alla Business School del Sole24Ore, ha lavorato come Direttore Marketing in grandi multinazionali e come consulente strategico in grandi agenzie pubblicitarie. Autrice del Manuale di Gestione della Ristorazione della FIPE, si è specializzata nella consulenza per la creazione della migliore consumer experience nei pubblici esercizi.
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