MX_325

9 Aprile 2020 Primo piano Emergenza ristorazione covid-19 / Chiuso per virus: come la ristorazione ha affrontato e vissuto la serrata dei locali. Chi legge, chi dà una mano, chi studia, chi si immerge nella natura o negli affetti. Social? Un aiuto, ma c’è chi si sfila. di Anna Muzio È la più grande sfida che il ricco Occidente ha dovuto affrontare dallaSecondaguerramondiale. E l’emergenzaper l’arrivodel vi- rusCov-Sars2-19 in Italiaha colpito la ristorazionebrutalmente, con uno stillicidio di allarmi, contrordini e decreti che hanno portato, l’11marzo, alla chiusuradefinitiva su tutto il territorionazionale. Secon- do le prime stime di Fipe il settore nel primo trimestre 2020perderà 10 miliardi di euro con 700mila lavoratori fermi, mentre l’anno potrebbe chiudere con 8miliardi di euro di fatturato inmeno. STORIE DALLE CUCINE A pochi giorni dalla serrata totale, quando ancora regnava l’incertez- za [le interviste sono state effettuate dal 13 al 24 marzo, ndr ] abbiamo raggiunto telefonicamente alcuni chef nel loro ritiro forzato, per capire come stavano reagendo alla crisi. “Noi siamo stati tra i primi a chiudere, preoccupati per clienti e dipendenti, poi abbiamoriapertoquando i toni si erano abbassati – spiega Diego Rossi, talentuoso chef di Trippa, gettonatissima trattoriamilanese – per poi richiudere una settimana dopo più im- pauriti di prima. Insieme ai Ristoratori responsa- bili lombardi abbiamo scritto una lettera aperta al Governo condelle prime richieste. Io ora sono a casae cucinopiùdi primapernonbuttarenulla, quasi solo verdura, e leggomolto, faccio la spesa, pulisco, lavoroaunnuovoprogettochepartirà tra qualche mese. Lo prendo come un momento di stacco, relax, cercoanchedi evitare i social. Pen- so a idee per ripartire. Sono un cuocoma spesso mi trovo a fare tutto meno che cucinare, sono le regole che ti impone il mercato”. → TIMELINE COVID-19 PER LA RISTORAZIONE 22 febbraio – dopo l’individuazione del paziente zero, chiusura totale nelle zone rosse intorno a Codogno e Vo’ Euganeo. 23 febbraio – Milano “zona gialla”. Bar e locali chiusi dalle 18, i ristoranti restano aperti. 26 febbraio – In Lombardia riaprono i bar dopo le 18, ma con limite massimo di coperti. 27 febbraio – Parte la campagna “Milano non si ferma”. 8 marzo – Bar e ristoranti aperti fino alle 18 e con distanze di sicurezza in Lombardia e altre 14 province del Nord, dal 9 marzo in tutta Italia. 11 marzo – Ristoranti e bar chiusi in tutta Italia. SINISTRA Diego Rossi, chef della trattoria Trippa di Milano

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=