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24 Primo piano Mixer Impatto coronavirus sulla ristorazione indagine / Un paese si è fermato e all’ombra dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia coronavirus, c’è un esercito di micro e piccole imprese che si ritrova in mezzo a mille difficoltà perché il blocco totale dell’economia ha visto fermarsi “la loro economia”. Parliamo in particolare di bar e ristoranti che oltre ad essere un luogo di servizio, di convivialità, di confronto, lo sono anche di lavoro e di produzione di ricchezza. di Giulia Romana Erba, Ufficio stu di Fipe L a ristorazione è un comparto decisivo della filiera agroalimentare non soltanto per il contributo fornito alla creazione di valore ma anche per essere un mercato di sbocco rile- vante per le produzioni agroalimentari nazionali. L’impatto del Coronavirus non si è limitato a un calo dei ricavi e dei margini di profitto del- le imprese, ma ad effetti negativi sulla struttura finanziaria. Quello che preoccupa infatti sono le macerie economiche che il virus lascerà una volta debellato. Il momento è difficile, la situazione è in continua evoluzione e non sempre appaiono chia- re le scelte del Governo, che restanomotivo in più di preoccupazione per le imprese e non solo. Secondo il monitoraggio svolto dal cen- tro studi Fipe le prime tre priorità che le imprese si trovano oggi a fronteggiare sono il pagamento degli stipendi dei dipendenti, basti pensare che il 30% delle aziende intervistate dichiara che alla riapertura non potrà tenere tutto il personale at- tualmente in forza e il 42% è incerto sul da farsi, il pagamento dei contributi e quello dei fornitori. Aspetto anche quest’ultimo da non sottovalutare perché non riguarda solo il breve termine, ma an- che il lungo termine. Quando finalmente le impre- se potranno tornare ad operare, se non avranno liquidità finanziaria disponibile per pagare i forni- tori, come faranno a riassortire il proprio esercizio? Ad oggi le prime misure del Governo a cui ricorreranno le imprese, e qualcuna lo ha già fat- to dove possibile, sono: la cassa integrazione in deroga (30,6%), la sospensione di prestiti e mutui (25,0%), la cassa integrazione/FIS (20,3%) e la so- spensione del pagamento dei tributi (18,7%). Tuttavia il 96%delle imprese ritiene insuffi- cienti i sostegni previsti dal Governo. In particolare avrebbero bisogno di disporre di liquidità imme- diata per coprire i mancati incassi, o poter acce- dere al credito con interessi zero o quantomeno agevolati, o che fossero annullati completamente il pagamento di tasse e contributi. Il 60% delle attività si svolge in locali in af- fitto e il 56% sta già avendo problemi nel paga- mento del canone di locazione, e per tale motivo è avvertito come una grande emergenza. Su que- sto fronte l’iniziativa della Fipe è quella di alzare il credito di imposta dal 60%al 100%e di allungarne
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