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76 News Mixer Il Presidente dell’Associazione Distribuzione Automatica, settore che in Italia da lavoro a oltre 33 mila persone e oggi sta vivendo una grave crisi, lancia una proposta shock: “stop alle tasse di giugno per le imprese”. La crisi innescata dall’epidemia di coronavirus sta facendo gravi danni al settore della distribuzione automatica. Sebbene il comparto, che in Italia da lavoro a oltre 33mila persone, sia ancora attivo in quanto il DPCMdell’11 marzo lo inserisce tra le attività commerciali essenziali (porta ristoro in ospedali, caserme, aziende rimaste aperte e prigioni), il giro d’affari del vending si è ridotto dell’80% rispetto al mese scorso. La preoccupazione del settore, espressa dall’associazione di categoria CONFIDA, riguarda la liquidità delle imprese necessaria a non farle fallire in una situazione di brusca frenata dell’attività. “Il Decreto Cura Italia ha introdotto le prime misure a sostegno della liquidità ma sono ancora del tutto insufficienti rispetto alla drammatica situazione che stiamo vivendo. È necessario un “intervento shock” per salvare le nostre imprese prima che sia troppo tardi –spiega il Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti–. L’investimento complessivo potrebbe attestarsi attorno ai 200 miliardi di euro. È però necessario che questi soldi arrivino direttamente ai soggetti economici e privati come hanno fatto negli Stati Uniti e in particolare: ➀ alle imprese, attraverso l’abolizione delle tasse di giugno (IRPEF, IRAP, TARI, TASI E IMU, IRES) finanziando a lungo termine la necessità di liquidità attuale e mantenendo gli ammortizzatori sociali in deroga applicati già oggi; ➁ alle famiglie posticipando i mutui (come già previsto dal Fondo Gasparrini), riducendo il cuneo fiscale e le tariffe di energia e gas; ➂ ai lavori pubblici, finanziando opere pubbliche quali gli investimenti in ponti, strade che danno occupazione e rimettono in moto l’economia”. Queste iniziative porterebbero beneficio immediato in particolare alle PMI che rappresentano la gran parte delle aziende italiane: “Penso alle aziende che fatturano 5-10 milioni e tantissimi esercizi commerciali che fatturano fino a 1-2 milioni. Se queste realtà chiudono, tante famiglie resteranno senza un reddito e conseguentemente non consumeranno più. Insomma, l’intero Paese rischierebbe il default”. Uno spiraglio di luce in questa crisi nasce dalla posizione della Banca Centrale Europea che ha dichiarato la sua disponibilità all’acquisto dei titoli dei singoli Stati: “I 200 miliardi – conclude Trapletti – potrebbero essere coperti dall’emissione di titoli a 10-15 anni e con le entrate fiscali che tutte le imprese e le famiglie salvate pagheranno potremmo onorare senza problemi gli interessi sul debito”. L’analisi del Presidente di CONFIDA parte dalla decisione presa dall’Unione Europea di derogare al Patto di Stabilità, ossia quell’insieme di regole che governano le politiche di bilancio degli Stati membri che fissano un limite di deficit/Pil al 3% e un debito sotto il 60% della ricchezza nazionale. ❁ In questo momento di crisi nazionale, le aziende che operano nel settore della distribuzione automatica, rappresentate da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica , si sono attivate per sostenere il territorio e chi lavora ogni giorno per combattere il diffondersi del COVID-19 (coronavirus). Dall’inizio della crisi, gli associati CONFIDA hanno lanciato una serie di iniziative di solidarietà in molte regioni d’Italia a favore di ospedali, Protezione Civile, fondazioni, altre realtà e progetti in corso, stanziando oltre 10 milioni di euro . Progetti e iniziative sono già attivi in Lombardia, Piemonte, Emilia- Romagna, Toscana, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia e Sardegna. Grazie a queste donazioni, è stato e sarà possibile comprare attrezzature ospedaliere, rifornire le strutture e il personale attivo nelle varie realtà di bevande calde e alimenti confezionati anche tramite la dotazione a titolo gratuito di distributori automatici, macchinette del caffè, acqua, etc. “Il settore della distribuzione automatica sta affrontando un momento molto difficile a causa delle conseguenze dell’emergenza coronavirus – commenta Massimo Trapletti, presidente di CONFIDA – Tuttavia, i nostri associati stanno mettendo in campo molte delle loro risorse per affrontare la crisi a fianco di chi la combatte ogni giorno, confermando l’impegno e la sensibilità di un intero settore economico del Paese.” Tra le varie iniziative di solidarietà del settore della distribuzione automatica si segnala Ada Vending, Gruppo Illiria, Miami Ristoro e Nisi che hanno sostenuto la raccolta fondi lombarda per l’emergenza Covid-19. Le bergamasche Bianchi Industry, Evoca e Digisoft hanno finanziato l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Coccione che ha donato 1.500 bottiglie d’acqua all’Ospedale S.Massimo di Penne (PE) e Riso Scotti Snack ha donato i suoi prodotti all’ospedale di Seriate e allo Spallanzani e al Sant’Andrea di Roma. Ge.S.A , nei tre ospedali di Cuggiono, Magenta e Abbiategrasso, ha ridotto ad un prezzo simbolico il caffè per medici e infermieri. Sempre al personale sanitario Mancini Group offre panini attraverso i distributori automatici. Mokarabia dona il 5% delle sue vendite online e Paytec 5 euro per ogni vendita all’Ospedale Sacco di Milano. Serim ha contribuito al noleggio di una tac mobile per l’Ospedale Bolognini di Seriate. E c’è anche un imprenditore (di Fiascaffè ) che vestito da clown porta allegria e distribuisce farmaci all’Ospedale di Pontedera. Ferri Distributori Automatici, Espresso Service, Gedar e La Futura finanziano la Croce Rossa mentre Geos Sardegna, Alematic e Monfalmatic la Protezione Civile. Maini l’Ausl di Piacenza e Miami Ristoro ha donato prodotti alimentari al Progetto ARCA. Caffè Vergnano ha aderito a #riprendiAMOfiato, l’iniziativa lanciata da @LucianaLittizzetto per la Regione Piemonte e Ferrero ha stanziato un importante finanziamento per struttura commissariale nazionale di emergenza contro il coronavirus.. ❁ Il vending perde l’80% del fatturato CONFIDA lancia un appello shock: stop alle tasse di giugno Coronavirus: le aziende del vending stanziano oltre 10milioni di euro per iniziative solidali Dal Friuli-Venezia Giulia alla Sardegna, gli associati di CONFIDA si attivano per aiutare il paese a combattere l’emergenza sanitaria

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