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90 Professione Mixer La formazione digitale ai tempi della Covid-19 global coffee / Una riflessione sulle attività on-line in un campo dove gli aspetti pratici sono fondamentali e bisogna saper guidare la mano degli allievi. di Carlo Odello N el mezzo di una tempesta è difficile tracciare scenari per il futu- ro, figuriamoci tentare di capire cosa sarà della formazione nel caffèquando l’emergenza epidemiologica andrà smorzandosi e ci permetterà di tornare alla normalità oquasi. Trattare di un tema così astratto potrebbe apparire addirittura fuori luogo rispetto alla concre- tezzadel doloreedei danni provocati dallaCovid-19. Eppure, sebbene la ripartenzaha inprimabattutabenaltrenecessità, una ripresa duratura non può prescindere dal rafforzamento delle competenze dei singoli. UNA VITA AD ALTO TASSO DIGITALE L’Italia, paese che storicamente segna ritardi evidenti nella digitalizza- zione, è stata spinta come non mai a ragionare invece secondo le logi- chedi quest’ultima. Lapermanenza forzata incasaha evidenziato, forse per la prima volta, il ruolo che il digitale può giocare nelle nostre vite. Come è stato giustamente evidenziato, le epidemie del pas- sato si caratterizzavano per una sostanziale carenza di informazione: chiuse nei propri villaggi assediati da peste o altro, le persone sape- vano ben poco di quanto avveniva fuori. Noi abbiamo seguito invece questa pandemia in tempo pressoché reale, con aggiornamenti che sono principalmente passati on-line. Una larga quota della popolazio- ne è rimasta tra l’altro connessa con parenti, amici, conoscenti grazie a servizi digitali, dai social media alle piattaforme di video call, passan- do per la più classica e-mail. Inoltre, buona parte dei lavoratori con mansioni prettamente intellettuali ha potuto continuare a svolgerle in smart-working, un enorme esperimento sociale in un paese spesso abituato a lavorare secondo logiche di prossimità. In definitiva, per la prima volta molti hanno vissuto una vita ad alto tasso digitale e non pochi hanno finalmente compreso le potenzialità di mezzi che prima eranovissuti come accessori, senonaddirittura relegati nell’ambitodel CARLO ODELLO L’autore è direttore generale dell’Istituto Espresso Italiano (IEI) e consigliere dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (IIAC)
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