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108 Dossier Mixer Voglia di Happy Hour! socialità / Qual è il significato che ruota attorno a un calice di vino o a un drink bevuto in compagnia? Una domanda che oggi, più che mai, assume differenti sfumature, soprattutto se analizzata in chiave sociologica. Il professore Gabriele Manella dell’Università di Bologna ne dà una chiara spiegazione. di Maddalena Baldini N on esistono “barriere” al concetto di convi- vialità che porta con sé il vino. È storia vec- chia… verrebbe da dire, una di quelle tradi- zioni che da sempre sono intrinseche nellamemo- ria e nelle azioni dei popoli: dalle ataviche terre del Caucaso allemoderne e attrezzate cantine orgoglio dell’Italia e non solo. Il vino ha una sua vita, non può essere inter- rotta, come ha una sua vita la vigna che porta avanti il suo ciclo senza badare più di tanto a ciò che ca- pita attorno: l’importante che abbia le giuste cure, la giusta pioggia e il sole. Così è per il vino che, una volta in cantina, a prescindere che sia in barrique, in tonneau o già in bottiglia, va avanti nel suo cam- mino, non si può fermare. ESPERIENZA CHE UNISCE «Il vino trascina soprattutto quando diventa la fi- nestra di un territorio – spiega Gabriele Manella, professoredell’Universitàdi Bologna, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia – È opinione comune che gustare un buon vino vuol dire anche conoscere chi l’ha prodotto, la terra dove sono col- tivate le viti, la tipologia della vendemmia, come si lavorano le uve in cantina. Oramai si è sempre più orientati su un discorso che mette al primo posto

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