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122 Professione Mixer I consumatori che si rivelano sensibili a queste tematiche sono infatti anche molto informati, e vogliono sapere con un certo livello di approfondimento la verità sulle scelte fatte dagli imprenditori, e capire bene cosa c’è di autenticamente green nella gestione, nei mar- chi assortiti, nei fornitori e nei processi che mandano avanti l’attività del bar, dall’energia scelta alla raccolta differenziata, alla provenienza dell’acqua e al riciclo. Sonomoltodiffidenti, infatti, grazieai tanti brande insegne ciar- latani che provano ad ingannarli con il cosiddetto ‘greenwashing’, cioè con attività che sono solo ‘green’ all’apparenza, spesso per nascondere processi produttivi per niente sostenibili. ALCUNE INDICAZIONI GREEN Proviamo a proporvi alcuni spunti autenticamente green, da comu- nicare poi efficacemente ai vostri clienti, per fidelizzarli e farli parlare anche bene di voi. Ungrandeproblema èquelloche riguarda le stoviglie, una com- ponente essenziale del servizio rischia di diventare controproducente, alienando una parte consistente della clientela, che non vuole più ve- dere plastica in giro. Basta plasticamonouso: la porcellana classica, il vetro e il me- tallo si prestano benissimo, e si possono lavare e usaremigliaia di vol- te; in alternativa, ci sono tantissimi materiali riciclati e biodegrada- bili, anche di recente sviluppo, proprio in risposta a questa domanda e alle nuove legislazioni, come la bioplastica di origine vegetale, o i piatti di bamboo o di polpa di cellulosa, oltre ai già noti piatti e bic- chieri di carta. Nei cocktail la cannuccia è un elemento fondamentale, che ne consente il consumo ideale, però oggi è proprio irricevibile: i progressi che si stanno facendo nel campo delle plastiche biodegradabili sono continui ed incoraggianti anchenell’accessibilitàdei prezzi di fornitura. Seguiamo queste dinamiche. Aprire un bar o ri-posizionare un bar come eco-friendly, green e sostenibile potrebbe rivelarsi una buona idea. Ovviamenteper far riconoscereunbar come ‘green’ nonpossia- mo trascurare la parte più visibile, ovvero l’arredamento: si può anche risparmiare con l’arredamento vintage, di modernariato, che piace al target attentoalle tematichedi sostenibilità. Importantissima la raccolta differenziata, che potete anche delegare (in parte) ai clienti, mettendo a disposizione, ad esempio nei dehors, i diversi bidoncini. Anche altri elementi del servizio possono dare una bella im- magine ed essere anche un gesto concreto: niente acqua in bottigliette di plastica, utilizzare caraffe, bicchieri in vetro per dispensare acqua, bibite e birra alla spina. Potreste utilizzare una lavagna tradizionale per raccontare il menù, e fare a meno dei menù di carta. Spiegate e co- municate sempre ai clienti il perché delle vostre scelte, anche sui social: identificatevi come bar sostenibile, dimostratelo. E infine le scelte energetiche: aprire un bar significa prepararsi a consumare una quantità eccezionale di energia, sia per le luci che per i macchinari di lavaggio delle stoviglie, che per lemacchine del caffè, le salamandre, frigoriferi e mixer… Tutti gli elettrodomestici dovrebbero essere di classe alta, e sa- rebbe ideale poter istallare dei pannelli solari sul tetto del locale, per abbattere anche le spese, ma soprattutto per poter comunicare una identità di locale veramente credibile nelle sue scelte di sostenibilità. Ultimopensiero: essere socialmente responsabili significaanche essere etici con i dipendenti, pagare equamente, siamaschi che femmi- ne, essere inclusivi con tutti i colori, etnie e preferenze di vita, e cercare di comunicare un ambiente libero, accogliente ed essere gentili – con tutti. Prepariamoci al nostro ritorno pensando a queste opportunità per ripartire più velocemente e meglio. ❁
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