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125 Aprile/Maggio 2020 In particolare, si tratta degli interventi: ◼ di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata; ◼ su balconi, ornamenti o fregi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura; ◼ sulle strutture opache della facciata influenti dal puntodi vista termicooche interessinooltre il 10%dell’intonacodella super- ficie disperdente lorda complessiva dell’edificio. Il bonus non spetta per gli interventi effettuati sulle facciate interne, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. A titolo esemplificativo gli interventi possono essere: ◼ il consolidamento, il ripristino, il miglioramento delle carat- teristiche termiche anche in assenza dell’impianto di riscal- damento e il rinnovo degli elementi costitutivi della facciata esterna dell’edificio, che costituiscono esclusivamente la strut- tura opaca verticale, nonché la sola pulitura e tinteggiatura della superficie; ◼ il consolidamento, il ripristino, compresa la sola pulitura e tin- teggiaturadella superficie, o il rinnovodegli elementi costitutivi dei balconi, ornamenti e dei fregi; ◼ i lavori riconducibili al decoro urbano quali quelli riferiti alle grondaie, ai pluviali, ai parapetti, ai cornicioni e alla sistema- zione di tutte le parti impiantistiche che insistono sulla parte opaca della facciata. ◼ Sono detraibili anche: - le spese per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le al- tre prestazioni professionali (per esempio, l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, il rilascio dell’attestato di prestazione energetica); - gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazio- ne degli interventi (per esempio, le spese relative all’installa- zione di ponteggi, allo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori, l’Iva, l’imposta di bollo e i diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico). ◼ Sono escluse le spese: - effettuateper interventi sullesuperficieconfinanti conchio- LA ZONA A E B: DIFFICILE IDENTIFICAZIONE Una criticità della norma consiste nella identificazione della Zona in cui gli edifici devono essere ubicati ossia nelle zone A o B (DM Lavori pubblici n. 1444/1968) o a queste assimilabili secondo la normativa regionale o comunale. L’identificazionedella zona, chedeve risultaredalle certificazio- ni urbanistiche rilasciate dagli enti competenti, si può sintetizzare in: ◼ ZonaA: che comprendeparti di agglomerati urbani che rivesto- no carattere storico, artistico o di particolare pregio ambienta- le o porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli ag- glomerati stessi. ◼ ZonaB: include leparti del territorio totalmenteoparzialmente edificate, diverse dalle zone A. Si consideranoparzialmente edificate le zone incui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e con densità territoriale superiore a 1,5mc/mq. Sono esclusi gli interventi realizzati su edifici che si trovano nelle zone C, D, E ed F. Quali gli interventi agevolabili Gli interventi devono riguardare il recupero o restauro della fac- ciata esterna visibile dell’edificio, cioè la parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, oppure i lati dello stabile (intero perime- tro esterno). STUDIO WALTER PUGLIESE Il dr. Walter Pugliese risponde a: info@studiowpugliese.it che verranno pubblicate sui prossimi numeri del mensile. Chi volesse inviare le domande autorizza MIXER a pubblicare i suoi riferimenti (nome, cognome, indirizzo e-mail) a meno di esplicita richiesta contraria. tel. 02/36755000 - fax 02/83428751 info@studiowpugliese.it →
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