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137 Aprile/Maggio 2020 L’espresso italiano: un punto di riferimento anche a casa iei / Per il consumo domestico si cercano sempre più spesso prodotti dalle caratteristiche sensoriali affini a quelle dell’espresso italiano. di Claudia Ferretti L’ espresso italiano si pone come punto di riferimento della qua- lità anche nei consumi domestici in Italia e nel mondo. Come? Lo spiega LucaCioffi, direttore generale di Coind, azienda socia dell’Istituto Espresso Italiano (IEI). Qual è il percepito dell’espresso italiano sui mercati dove lavorate? Oggi in tutti i mercati europei e inmolti extra-europei l’espresso italia- noha uno spazio crescente ed è sempre più compreso e apprezzatodai consumatori. Qui gli italiani restano affermati detentori di quel know- how che rappresenta l’originalità del prodotto. Che valore ha IEI per una realtà aziendale a più brand come la vostra? Sindall’inizio IEI è statomolto importanteper noi, perché ci ha consentitodi affinare lanostravisione dimercatoedi prodotto rispettoaquelle che sono le esigenzedel clientenel consumoextra-domesti- co, ovvero nel bar. E anche oggi IEI continua ad avere una grande importanza per Coind: mantenere i nostri prodotti qualificati rispetto allo standard IEI ci as- sicura di continuare a soddisfare inmodo corretto le esigenze dei consumatori degli oltre 700bar che forniamo sul territorio nazionale. C’è un’aspettativa diversa del consumatore tra il bere l’espresso al bar e berlo a casa? L’avvento delle capsule ha fatto crescere il deside- rio di gustare a casa propria una bevanda che assomigli sempre più all’espresso del bar. Questa tendenza ha fatto sì che i prodotti monodose si siano evoluti nel tempo in termini di corpo e intensità, andando alla ricerca di un profilo sensoriale ispirato a quello dell’espresso. Questa è la dire- zione in cui si muove il settore domestico oggi. È possibile fare qualità in GDO? Certamente sì. Negli ultimi anni inparticolare è cresciuta laqualitàme- dia del caffè in capsula. Questo perché i costi maggiori che comporta per il consumatore – dovuti a elementi non legati al caffè, come il materiale che compone la capsula e il confezionamento– determinano spessoanche delle aspettative più alte nella qualità. Ricordiamo poi che anche il caffè in grani trova spazio inGDO, soprattuttoneimercati euro- pei emitteleuropei in cui sonodiffuse lemacchine super-automatiche per uso domestico. Qui la diffusione della cultura dell’espres- so ha portato a un ampliamento della scelta e del- la qualità sullo scaffale in tanti supermercati. Un fenomeno, questo, che in futuro potrà avere uno spazio più importante anche in Italia. ❁ SINISTRA Luca Cioffi, direttore generale di Coind

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