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74 Mixability Mixer in maniera graduale ed è importante capire con chi puoi e con chi nonpuoi sperimentare. Chi beve solo vino e non apprezzeràmai un drink, chimagari vive a Milano e frequenta abitualmente locali ‘cocktail oriented’ e che, quindi, sa già cosa vuole; oppure, c’è chi invece non ha mai pensato che potesse esserci qualcosa oltre lo spritz. Alberto, parlaci della tua personale idea di miscelazione, ispirazioni e aspirazioni per i tuoi cocktail… La mia idea di miscelazione si basa principalmente sulla semplicità: ogni volta che ho un’idea per la re- alizzazione di undrink penso sempre a come realiz- zarlanellamanierapiù semplice e velocepossibile. È importantissimo studiare, fare ricerca, lavorare con i migliori prodotti, utilizzare le giuste tecniche di pre- parazione e rimanere sempre aggiornato su quelle che sono le tendenze che arrivanodai localimigliori del mondo ma stando sempre attenti al passato, ai drink che hanno fatto la storia e alle loro evoluzioni. Guardando alla tradizione, qual è secondo te il cocktail che non dovrebbe mai mancare in una drink list che si rispetti? Nonavrei alcundubbio, ilMilano–Torino, un classi- co tutto italiano. Due città così importanti e due tra i prodotti più iconici d’Italiauniti inun solobicchiere, Bitter e Vermouth, miscelati in parti uguali creano l’aperitivo perfetto. I richiami dolci del Vermouth rosso bilanciano i sentori amari del Bitter, uno dei FELICITÀ DI CAMILLERI - 40 ml Limoncello - 20 ml Passito di Pantelleria - 1 barspoon marmellata di limoni - 15 ml float Amaro Averna Tecnica : shake and strain Guarnizione: rametto di rosmarino e scorza di limone Bicchiere: Napoleon AMERICANO 23 - 35 ml Bitter Campari - 25 ml Amaro Averna - 5 grammi di Effervescente Brioschi - top soda Tecnica: Build Guarnizione: fetta di limone essiccato Bicchiere: tazza con manico più semplici è allo stesso tempo anche uno dei più buoni drink al mondo. Pensando al futuro invece, quali sono le tue aspirazioni e progetti futuri? In questo periodo io e ilmio staff stiamo iniziando a lavorare aunamini drink list per l’estate, una sortadi rivisitazionedei cocktail chehannoavutopiù succes- so in questi anni al Mood, in attesa di un vero e pro- prionuovomenu – chemoltoprobabilmente uscirà a fine estate – sul quale posso dire soltanto che ci sa- ranno parecchie influenze dal mondo della cucina. Mi divertemolto creare un piccolo alone di mistero. Ragionando più a lungo termine, mi piace- rebbe fare un saccodi cosema ci vorrebbero almeno un altro paio di interviste per dirle tutte. Per ora mi concentro sulmiopiccoloMood, domanimagari ar- riverà un fratellino chi lo sa!!! ❁
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