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88 Professione Mixer Si riparte, ma non si gioca gioco / Dal 18 maggio si sono rialzate le saracinesche dei pubblici esercizi di gran parte d’Italia, ma senza giochi: per tornare ad accendere slot e scommesse bisogna attendere il 15 giugno*. di Alessio Crisantemi L a riapertura di bar e pubblici esercizi è ormai un fatto. Anzi, è pure legge, visto che il governo ha stabilito – attraverso il decreto legge del 16maggio scorso – che le attività economi- che, produttive e sociali consentite a partire dal 18 maggio possono essere indicate dalle regioni. Prevedendo che “devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambi- ti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”. In assenza di quelli regionali troveranno applicazione i pro- tocolli o le linee guida adottati a livello nazionale. Il motivo per cui, come noto, non si sono rialzate la saracinesche contemporanea- mente in tutta la Penisola è proprio perché ogni regione è libera di dettare la propria linea. Anche restringendo il campo. Fermo restando che “lemisure limitative delle attività econo- miche, produttive e sociali possono essere adottate, nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, con provvedimenti ema- nati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020”. Ovvero, il decreto dello scorso 25marzo, il quale prevedeva che i decreti pos- sono essere anche adottati su proposta dei presidenti delle regioni interessate, “nel caso in cui riguardino esclusivamente una regione o alcune specifiche regioni, ovvero del Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel caso in cui riguardino l’intero territorio nazionale, sentiti il Ministro della salute, il Ministro

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