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10 Pubblico esercizio Mixer obblighi, divieti chediverrannopoi, adistanzadi oltre 30anni, di ispirazioneper laComunitàEuropeaper il suo Regolamento. “Questo Decreto – ha sottolineato – contiene elenchi positivi di materiali utilizzabili a contattocongli alimenti e indica i requisiti di purezza per alcuni materiali”. COME CAPIRE SE IL MATERIALE È IDONEO Per capire se una scatola, un film o un qualunque contenitore sia ido- neo al contatto congli alimenti bisogna osservare che riporti ladicitura “per alimenti” o il simbolo con il bicchiere e la forchetta. Il produttore deve poi rilasciare una Dichiarazione di conformità che attesti l’ido- neità all’uso alimentare, eventuali limitazioni d’uso (per esempio “non adatto per alimenti ricchi di grasso” o “non idoneo per il microonde”), e il nome e l’indirizzodel fabbricante odel trasformatore odell’impor- tatore (se si tratta di un prodotto extra UE). “Questa dichiarazione – ha spiegato Serena Pironi – deve essere conservata da chi acquista e usa i MOCA perché in caso di controlli può essere esibita per attestare l’ido- neità dei materiali utilizzati”. In alcuni prodotti, per esempio i rotoli di pellicola odi carta forno, queste informazioni possono essere riportate direttamente sulla confezione. La legge introduceanche il concettodimigrazione, cioè il passag- gio di molecole dal materiale di imballaggio all’alimento. “Le molecole chemigrano – ha precisato – se inquantità eccessive, possono essere pe- ricolose. Per ogni alimento bisognerà quindi scegliere l’imballaggio in modochequestofenomenononsiverifichi”.Peresempio,perglialimenti moltoacidiosalatinonvannousatimaterialichecontengonol’alluminio. Anche il contenitore vuole la sua parte packaging / La scelta del materiale migliore per confezionare i prodotti per l’asporto o il delivery non è banale. Utilizzare la prima cosa che capita non è la soluzione giusta. Ecco qualche indicazione per scegliere bene. di Elena Consonni V aschetta in alluminio o in plastica, contenitore in cartoncino… sono tanti i materiali disponibili per laconsegnadaasportoo il delivery,maqual è ilmigliore per garantire la sicurezza dell’alimento? I protocolli disponibili, pur sottolineando l’importan- za dell’imballaggioper la sicurezza dell’alimento an- che ai fini dellaprevenzionedel rischioCovid-19, non sono molto esaustivi. Per esempio, le “Indicazioni ad interimsul contenimentodel contagioda SARS-CoV-2 e sull’igiene degli alimenti nell’ambito della ristorazio- ne e somministrazione di alimenti” redatte dal Gruppo di lavoro ISS Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare COVID-19 (Versione del 27 maggio 2020) si soffermano sui servi- zi asporto e consegna a domicilio degli alimenti e affermano che: ◼ Gli alimenti preparati devono essere posti in contenitori idonei per gli alimenti protetti ed essere separati da altre merci. ◼ I contenitori impiegati per il trasporto degli alimenti devono es- sere puliti e disinfettati dopo ogni uso, per assicurare il manteni- mento dei requisiti di sicurezza alimentare. Ma cosa significa idoneo? Come scegliere ilmateriale giusto, de- streggiandosi tra le tante alternative in commercio? I parametri da va- lutare sono tanti: l’idoneità al contatto con l’alimento confezionato, il mantenimento delle temperature ottimali di conservazione, l’impatto ambientale e il rispetto delle relative norme. Si è parlato di questo tema in un webinar dal titolo “Come sce- gliere il packaging perfetto per asporto e food delivery”, organizzato da Formalimenti - piattaformadedicata alla formazioneonlineper il settore alimentare-etenutodaSerenaPironi(Pi.GaService)tecnologaalimentare e food contact expert. Ilprimoaspettodaconsiderareèchegliimballaggidevonoessere idonei al contatto congli alimenti. “Si parla tecnicamente diMOCA–ha spiegato Serena Pironi– un acronimo che significa Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti. In questa famiglia rientrano imballaggi, pel- licole, vaschette, tappi… ma anche coltelli o taglieri, insomma qualsiasi materiale entri a contatto con gli alimenti.”. Sonodiverse le leggi acui devono fare riferimento imateriali egli oggetti acontattocongli alimenti. InItalia, cheèall’avanguardia inEuro- pasuquestetematiche,esisteunalegislazioneinmateriasindal1962.Con il Decreto Ministeriale 21.3.73, tutt’oggi in vigore, nascono indicazioni, SOPRA Serena Pironi, tecnologa alimentare e food contact expert di Pi.Ga Service
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