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Luglio/Agosto 2020 1 I l problema è l’atterraggio Bisogna prepararsi alla nuova normalità che prima o poi, inevitabilmente, arriverà Editoriale F inqui tuttobene. Finqui tuttobene. Finqui tuttobene... Èquesta la frase chemi risuona nelle orecchie pensando alla situazione di riapertura delle attività nel momento in cui scrivo queste righe estive. Può sembrare di cattivo auspi- cio, visto che si tratta di una citazione del bel film L’Odio , vincitore del Festival di Cannes del 1995, in cui la voce narrante spiega che la frase “Fin qui tutto bene” è ripetutadaunuomo che sta candendodaun palazzo di 50 metri: ad ogni piano si ripete “Fin qui tutto bene”, e conclude dicendo “Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio”. Un po’ inquietante ma, a pensarci bene, un modo di pensare sostanzialmente positivo . Un ap- proccio che rifiuta di demoralizzarsi anche quando le condizioni sonoestreme enon lascianoapparente via di scampo. Ilmondodella ristorazionenonèmesso così male come l’uomo che cade dal palazzo, ma certa- mente è di fronte ad una crisi mai affrontata prima nella sua storia. Lino Stoppani lo spiega molto bene due pa- gine più avanti: fatturati inferiore del 50%rispetto al periodo pre covid si traducono in necessità di aiuti ed indennizzi che devono avere carattere di misura eccezionale, quale la situazione che si è vissuta. Anche questa crisi, come tutte le altre che l’hanno preceduta, prima o poi passerà . Il sistema nel suo insieme è forte. In gran parte il mondo del fuori casa è fatto di esperienze, competenze, profes- sionalità, una capacità di accoglienza e di servizio oltre che di gusto e stile che tutto ilmondo ci ricono- sce. Quindi il sistema si risolleverà, non c’è dubbio. Il problema è il “come”. E di questo cerchia- mo di ragionare nelle prossime pagine. Il giornale questomese prevede unmix che sefosseunpiattosarebbeilclassico“azzardoincuci- na” . Una abbondante dose di praticità e concretezza (vi segnalo l’articolo sui contenitori per il packaging a pag. 10 e le pizze di successo post covid a pag. 30); un pizzico di leggerezza che è uno dei nostri trat- ti distintivi (cocktail colorati, sorrisi e ricette fanta- siose nel nostro speciale Mixability da pag. 41); una buonadosedi cultura con laCmaiuscola (chi sapeva dell’importante ruolodelledonnequando si parladi caffè? – pag. 13 – e conosciamo davvero le ricette dei cocktail e la loro storia? a pag. 52, 72 e 74); qualche storia che possa essere di spunto per i lettori (l’in- chiesta sui locali che hanno riaperto e le loro nuove strategie di business a pag. 43); e last but not least , sguardi approfonditi sulle grandi tendenze in atto. Proviamo allora a vedere cosa ci può atten- derenel prossimo futuro . Mi paremolto ragionevo- le e convincente quanto afferma poche pagine più avanti Matteo Figura, Direttore Foodservice Italia di NPD Group che da anni studia il mercato fuoricasa. Prima opoi si tornerà alla normalità, spiega,ma una nuovanormalità chenon sarà esattamente quella di prima. Innanzitutto, tra smartworking e crisi econo- mica i consumi saranno ridotti rispetto a quelli a cui ci siamo abituati negli ultimi tempi e quindi il mer- cato sarà più piccolo, inutile nascondercelo. Inoltre, la normalità sarà diversa dal passato perché alcune abitudini saranno cambiate. Inquestimesi abbiamo tutti interiorizzato nuovi comportamenti che si tra- durranno innuove abitudini di consumo: che si tratti della cena consegnata a domicilioodelmangiare da soli al ristorante, siamodavanti a tendenze che erano già in atto da tempo che il covid ha accelerato. In questo quadro, è ragionevole muover- si con attenzione, tenendo i piedi per terra, magari dovendo rinunciare a malincuore a qualche speri- mentazione, ma concentrandosi sui propri punti di forza, le certezze: a partire dalla scelta dei momenti della giornata in cui lavorare. È un tema che trattiamo da anni, un cavallo dibattagliaanchedi altresocietàdi ricerca , inprimis di TradeLab: inunmondo che evolve verso consumi ininterrotti e continui, in cui tutti propongono tutto, dalla colazione al pranzo, alla cena passando per gli spuntini e gli aperitivi, è saggio scegliere i proprimo- menti, chenonpossonoessere indistintamente tutti. Le soluzioni possibili sono molteplici, ma ciò che è ragionevole è la convinzione che non si possa soddi- sfare ogni esigenza in ogni momento della giornata. L’augurio è che la lettura dei nostri articoli diaqualchebuonconsiglioche favorisca ilmigliore atterraggio possibile… ❁ di DAVID MIGLIORI Mixer
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