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53 Luglio/Agosto 2020 IL SUCCESSO DEI GRANDI CLASSICI Da spirits classici ad altri, forse ancora più tradizio- nali e iconici: sotto la lented’ingrandimentoWhisky, Gin e Vodka. Segno più per tutti e tre, a sentire Luca Pirola, consulente e imprenditore beverage: “ilWhi- sky rimane il re degli spirits, con le sue quotazioni, disciplinare e regole che hanno fatto sì che il suo tar- get di appassionati proliferasse e così le sue etichette. La Vodka, che sembrava passata di moda, resiste co- me best seller, perché nellamiscelazione rimane un punto cardine in alcuni dei drink più venduti; il Gin cavalca il binomiomoda e tasting, usando Negroni, Martini Cocktail e Gin Tonic come suoi ambascia- tori: tre dei cocktail più bevuti al mondo per target differenti a seconda della fascia oraria di consumo”. Tre grandi classici, questi, che si possono ac- comunare – racconta Alessandro Melis – nel nome “craft spirits”: “ci sarà una continua ascesa delle ven- dite: sono prodotti da piccole distillerie artigianali SINISTRA Matteo “Zed” Zamberlan, bar manager The Court (Roma) DESTRA Mattia Pastori, imprenditore e consulente mixology SOTTO Guglielmo Miriello, bar manager Ceresio 7 (Milano)

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