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76 Mixability Mixer Mixability, the new black mercato / Per i superalcolici, come per i soft, distributori ed esercenti mirano a proporre occasioni di consumo a valore aggiunto: la miscelazione è la via da percorrere. di Carmela Ignaccolo I n un certo senso, è come un déjà-vu : per i superalcolici, così come era già successo per i soft, la categoria e il suo andamento so- no oggi fortemente condizionati da due variabili. La prima (non in termini temporali, bensì di – negativa – notorietà), è di carattere contingen- te, ed è strettamente collegata alla crisi sanitaria, al conseguente lockdown e all’impatto disastroso sui consumi fuori casa, che subiranno contraccolpi anche nei prossimi mesi. Il secondo fattore condizionante, più strut- turale (con contorni netti già prima della pande- mia), è quello della miscelazione. Anche in questo caso, infatti, la mixability diventa la nuova chiave di lettura, la nuova cifra identitaria di un mercato che tende a specializzarsi e “riproporsi” in occa- sioni di consumo a più elevato valore aggiunto: i cocktail, appunto. I superalcolici dunque, entrano nella sfera di un bere “diverso”, con ovvie conseguenze sulle performances dei vari segmenti. Stando alle rileva- zioni di IRI per il mese di marzo, notiamo, infatti, trend decisamente positivi per gli aperitivi alco- lici che crescono dell’8,2% a volume e del 9,9% a valore. Più statico l’andamento dei monodose, →
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