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88 Mixer Professione Cibi da asporto: quale iva applicare? commercialista / Il periodo di lockdown vissuto ha rilanciato l’asporto di cibo e bevande come alternativa alla classica somministrazione. di Walter Pugliese A lcuni bar e ristoranti si sono reinventati quasi esclusivamen- te un nuovo business; per altri è stato il consolidamento di un’attività che prima era considerata solo ancillare o di sup- porto. In futuro l’asporto, sarà sempre più utilizzato, soprattutto nelle grandi città, grazie anche alle nuove tecnologie che uniscono domanda e offerta. Di seguito analizziamo gli aspetti principali data la crescente richiesta degli operatori del settore. LA SOMMINISTRAZIONE: TRA PRESTAZIONE DI SERVIZI E CESSIONE DI BENI Molte volte il confine tra cessione di beni e prestazioni di servizi è molto sottile. Per questo vediamo di seguito alcune casistiche ricor- renti cui sottendono trattamenti Iva differenti. ◼ La somministrazione La somministrazione “classica” è inquadrata ai fini Iva tra le fattispecie “assimilate” alle prestazioni di servizi e in quanto tale sconta l’aliquota Iva del 10%. Essa difatti per il Fisco, è una commistione tra una prestazione di “dare” e “fare” e a prescindere dal prodotto somministrato sconta l’aliquota Iva del 10%. Questo concetto previsto dalla Ris. 103/2016 è stato ribadito recentemente anche nel Princi- pio di diritto 9/2019. Inoltre, è ininfluente il luogo in cui viene effettuata la somministrazione, ossia se avviene all’interno o esterno del pubblico esercizio e quindi in uffici, scuole o mediante apparecchi di distribuzione automatica. Per cui avremo una prestazione di servizi nei casi di rinfreschi, buffet (effettuati con merce e personale dell’azienda, nel domicilio o nella sede indicata dal cliente); o anche nelle piccole sommini- strazioni di caffè, cappuccini, effettuate presso uffici, negozi, scuole o Enti (vedasi la Ris. 380292/1980). Alla stessa stregua, vengono considerate tra le pre- stazioni di servizi, le somministrazioni di alimenti e be- vande a mezzo di apparecchi di distribuzione automatica. ◼ L’asporto o anche take away Contrariamente a quanto visto innanzi l’asporto, non scon- ta l’aliquota del 10%ma quella prevista per il bene ceduto. Difatti prevale la cessione e in quanto tale il legislatore ha previsto un’aliquota differenziata a seconda del piatto che
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