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12 Pubblico esercizio Mixer -28 miliardi il conto del Covid al Fuori casa tradelab / La previsione deve tenere conto di tre variabili: l’evoluzione della pandemia (scongiurando eventuali nuove serrate), le preoccupazioni economiche e il mutamento degli stili di vita, smart working in primis. di Anna Muzio Q uesto 2020 funesto, iniziato alla grande e poi investito dalla pandemia da Covid-19, che ha portato un Paese dopo l’altro a capitola- re seguendo lo stesso copione: chiusura, riapertura controllata, fase2e fase3, dopoun’estate chehadato respirograzieaun turismo tuttonostranoe lagrande incognita dell’autunno, questo annus horribilis che conto presenterà al fuori casa? TradeLab ha fatto una previsione, rilasciate in anteprima a Mixer all’inizio di agosto. Ed ecco il verdetto: 57,3miliardi di eurocontrogli 85,3miliardi con cui si era chiuso il 2019. “Secondo le nostre previsioni il fuori casa quest’anno perderà 28 miliardi di euro, di cui circa 18 miliardi solo nel trimestre marzo, aprile e mag- gio” spiega Angela Borghi di TradeLab. L’ipotesi di base è che le regolemesse in atto fino ad ora si man- tengano fino alla fine dell’anno, in primis il distan- ziamento sociale. Le variabili che frenano i consumi – già evi- denziatenell’analisi di giugnodalla societàdi analisi e consulenza – sono sostanzialmente tre: lapauradel contagio, la principale, seguita dalle preoccupazioni economiche e dal cambiamento nello stile di vita. Cui va aggiunta un’avvertenza: “I dati sono estrema- mentefluttuanti, il sentiment del consumatore varia anche in funzione delle notizie del giorno sull’evo- luzione della pandemia, come ci evidenziano i mo- nitoraggi quotidiani che effettuiamo”. EVOLUZIONE DEL COVID La variabile più difficilmente quantificabile è pro- prio questa. Nessuno sa come evolverà la diffusione del virus, se e dove ci saranno nuovi focolai, se sarà necessario richiudere le attività in parte o in toto. E quando arriverà il tanto atteso vaccino. Le stime prevedono naturalmente che non vi sia un nuovo lockdown generale. PREOCCUPAZIONI ECONOMICHE Che ampie fasce di popolazione subiranno pesan- temente gli effetti della crisi è un dato di fatto, ma la crisi economica impatterà sui consumi fuori casa? “Tradizionalmente abbiamo visto che il consumo fuori casa ha dimostrato una certa rigidità rispetto al reddito. Anche durante la grande crisi economica del 2007-2017 ad esempio si è rinunciato ad altre spese come abbigliamento, arredamento, automo- bili mentre fuori casa e telefonia hanno continuato a crescere costantemente. Va detto però che questa è una crisi diversa, che ha impattato anche sugli aspetti sociali ed espe- rienziali. Noi però riteniamo che nel lungo periodo i consumi torneranno ai livelli pre-Covid, perché la struttura della società che li ha favoriti in questi ulti- mi anni – fattadi single, famigliedi piccoledimensio- ni, donnemaggiormenteoccupatenel lavoro, giovani che vivono con i genitori – non è cambiata” spiega Borghi. Asoffrire saranno le situazioni più funzionali: magari si tenderà a fare una colazione inpiù a casa o si porterà il pranzo in ufficio o in università, ma non si rinuncerà all’aperitivoo alla pizza con gli amici. Le maggiori preoccupazioni sul fronte economico sono comunque rilevate nel Sud Italia e nelle Isole. SOPRA Angela Borghi, Tradelab
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