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80 Mixer Professione Location! Location! Location! … e se poi cambia tutto? marketing e comunicazione / Target che cambiano abitudini e nuovi bisogni emergenti possono cambiare il valore di una Location e il suo potenziale: cosa fare? di Roberta Parollo Q uesta pandemia ha cambiato molto i processi e le modalità con cui noi tutti gestiamo la nostra giornata, cambiando an- che le abitudini di consumo, d’acquisto e le occasioni d’uso di tante categorie di prodotti e servizi, compreso il bar. Per molti bar la scomparsa dei clienti degli uffici è stata un colpomortale, altri stanno cercando nuovi clienti e nuovi modi di servirli. Perché la Location è importante? Abbiamo sempre sentitodire che tre erano i fattori fondamen- tali nell’apertura di un ristorante o di un bar con grande potenziale: 1) Location, 2) Location, 3) Location. Questo giochino di parole con- sunto –ma sempre giusto – ci fa capire che il luogo dove è posizionato un esercizio pubblico è l’elemento chiave per raggiungere un target di consumo predeterminato, e che target e location vanno poi a defi- nire il resto del posizionamento, come assortimento, livello di prezzi, servizi offerti, comunicazione. Questo perché il bar – in genere – non è un luogo di destinazio- ne, dove le persone possono voler fare 20 km per andarsi a procurare il miglior caffè: è un servizio di vicinanza, di prossimità, e quindi deve presentarsi vicino, molto vicino al suo target, che deve essere anche piuttostonumeroso, poiché lo scontrinomediodel bar è ingenere bas- so, per cui abbiamo bisogno di alti volumi di vendita per sopravvivere e coprire i tanti costi fissi dell’attività. IL ‘VALORE’ DELLA LOCATION PUÒ SEMPRE CAMBIARE! E questo è un fatto, e lo era anche prima del Covid: se un bar è dentro una stazione ferroviaria, e la stazione ferroviaria viene sop- pressa o vengonomolto diminuiti i treni che vi si fermano, il bar è de- stinato a dovermodificare il suo target per poter sopravvivere, poiché il potenziale dei clienti garantito dal traffico ferroviario non sarà più sufficiente a generare il fatturato che serve per andare avanti. Molti bar delle stazioni hanno chiuso per questo motivo, altri si sono tra- sformati in bar rivolti verso la città, e non più verso i binari: con buoni aperitivi, musica dal vivo – approfittandodella distanza dalle abitazio- ni – sono diventati luoghi dove un target giovane può anche cenare, magari con buoni assortimenti di birra. Chi è sopravvissuto ha saputo identificare una specializzazione che porta le persone verso di loro, non potendo più contare sui passeggeri: hanno saputo diventare un luogo di destinazione. BAR VICINO AGLI UFFICI: COSA FARE? La pandemia ha sicuramente dato un fendente ai fatturati di tutti i bar e pubblici esercizi vicino a grandi agglomerati di uffici: remote working, smart working, southworking …tutte queste nuovemodalità di lavoro hanno spostato i target di consumo abituali, via dalle zo- ne degli uffici, dentro le case, ma anche in altre regioni. Se i clienti degli uffici erano l’unica ed esclusiva clientela, ad esempio per bar in zone periferiche, dentro agglomerati di piccole aziende o ditte commerciali che sono state chiuse, allora il danno è solo parzial- mente recuperabile. Si possono comunque provare ad attivare clientele nuove, attraverso il web, con la delivery a casa di aperitivi, o catering, si possono provare le strade della specializzazione, degli eventi, per attrarre clientela da altre zone, ma è chiaro che questi eventi o spe- ciali assortimenti devono essere interessanti e in qualchemodo uni- ci, e adeguatamente pubblicizzati con i social media, con dei post

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