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7 Settembre 2020 QUANDO LA CONVIVIALITÀ DIVENTA UN PROBLEMA Laprimaanalisi sull’argomentoèdi LucianoSbraga , vicedirettore Fipe. «La mala-movida non è un fe- nomeno recente! La novità di oggi è che al tema della sicurezza e del decoro si sono aggiunti aspetti di carattere sanitario – afferma Sbraga –. Sono due facce di una stessa medaglia che si sono intreccia- te». La questione prende vita anche da un concetto imprescindibile: lamovida non può esistere senza convivialità e, di conseguenza, senza assembra- mento. «La questione – continua il vicedirettore – va affrontata da due angolazioni diverse: la prima riguarda l’importanza della movida per i pubblici esercizi e per le città stesse, la seconda, gli effetti negativi in termini di ingovernabilità dei luoghi con il rischio di avere più costi che benefici. Den- tro questo bilancio rientra ora anche la sicurezza sanitaria». Sono aspetti che è impossibile tenere di- sgiunti anche alla luce della possibile recrudescen- za dei contagi nei prossimimesi. «Il Coronavirus ha messo ancora più in evidenza il confine tramovida emala-movida – prosegue Sbraga – soprattutto di- nanzi all’incognita su ciò che accadrà nei prossimi mesi. Bisogna essere prudenti per contenere rischi e minacce perché non ci possiamo assolutamente permettere ulteriori misure restrittive. Siamo in una complessa e difficile fase di transizione ed è fondamentale che le imprese continuino ad ave- re misure di sostegno economico per affrontarla e superarla». L’IMPORTANZA DEGLI AIUTI Ed ecco che il tema dellemisure di sostegno rientra sempre nell’ordine del giorno, trattando di ammor- tizzatori sociali (le aziende e gli esercizi pubblici hannoancora fatturati nettamente inferiori rispetto al periodopre-Covid), sgravi fiscali e contributivi sul lavoro per coloro che vogliono preservare il perso- nale assunto e non tenerlo in cassa integrazione. «Proprio il costo della cassa integrazione potreb- be essere indirizzato in parte per le imprese che si sentono di fare nuove scommesse, riducendo così il costo del lavoro». Il vicedirettore di Fipe solleva an- che un’altra annosa questione, quella dei canoni di locazione. «Soprattutto nelle grandi città sono una zavorra pesante per le aziende ed è pertanto neces- sario intervenire prolungando il credito d’imposta già riconosciuto per i mesi passati o individuando una norma che crei le condizioni per rinegoziare i contratti dei canoni di locazione con la proprietà, senza rischiare lo sfratto». TURISMO E SMART WORKING Molti gli argomenti di carattere economico e buro- cratico, ma bisogna porre l’attenzione anche su altri fattori che possono rappresentare un aiuto per af- frontare l’impatto che l’emergenza sanitaria sulle at- tività. «Tutti stanno soffrendomaèproprionelle città più grandi che si riscontrano tre fenomeni estrema- mentenegativi: lamancanzadel turismo, soprattutto internazionale, laprosecuzionedello smartworking per centinaia di migliaia di lavoratori e l’assenza dei grandi eventi che fannodaattrattori per i centri stori- ci. Tre fenomeni chenon impattano sui centriminori che, al contrario, stanno beneficiando di un turismo di prossimità molto interessante». Difficile fare previsioni per il futuro, soprat- tutto osservando come l’emergenza sanitaria sia in continua evoluzione, non solo in Italia ma anche all’estero. «Prima di tutto bisogna capire quale sarà la capacità di resistenza e resilienza da parte del set- tore – conclude Sbraga – Penso che i cambiamenti determinati dal Covid-19 non saranno irreversibili, ci sarannodelle “eredità” con le quali dovremo fare i conti ma la voglia di relazione e convivialità tornerà a manifestarsi pienamente perché è l’essenza della natura umana». → SINISTRA La copertina del Vademecum Fipe al consumo consapevole di bevande alcoliche DESTRA Alcune pagine interne Bisogna avere cautela e mettere in atto la prevenzione che può tenere lontani rischi e minacce. Siamo in una fase complessa di transizione e bisogna avere misure di sostegno

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